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lunedì, Maggio 6, 2024

Vespa velutina, Fedagripesca invita a segnalare i nidi. Gori: “Mette a rischio ecosistema e produzione di miele”

“Siamo molto preoccupati. La Vespa velutina è un insetto alieno molto pericoloso: ogni volta che abbiamo a che fare con una specie aliena l’ecosistema viene stravolto e sta accadendo anche ora. Insomma non si deve sottovalutare la situazione”. A lanciare l’allarme è Stefano Gori di Fedagripesca Toscana – Confcooperative.

Come spiega la Regione Toscana sul proprio sito, “la Vespa velutina è una delle tante specie di insetti alieni che stanno invadendo il nostro territorio creando enormi problemi economici, ambientali e spesso sanitari. È un calabrone originario del Sud-Est asiatico arrivato in Europa, più precisamente nella zona sud-occidentale della Francia. È stato stimato che la velocità di espansione di questa vespa si aggiri intorno a 100 Km all’anno”. In Italia è arrivato nel 2012 ed è presente anche in Toscana.

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“L’allarme per l’arrivo di questo calabrone alieno arriva principalmente dal mondo degli apicoltori poiché gran parte della dieta delle sue larve è a base di api – sottolinea la Regione – . I calabroni pattugliano l’entrata degli alveari e catturano le api bottinatrici cariche di polline al rientro nell’alveare, le uccidono e lo portano al proprio nido come alimento per la prole. Inoltre, là dove questo predatore tiene sotto assedio gli alveari, le api bottinatrici smettono di uscire dall’arnia e la colonia di conseguenza si indebolisce. Inoltre, essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, il danno non è circoscritto solo al settore dell’apicoltura ma, più in generale, questo calabrone predando le api, rappresenta una minaccia sia alla biodiversità vegetale, che alla produzione delle colture agricole la cui impollinazione si basa sull’azione delle api”. Senza contare che è una specie aggressiva e può infliggere punture pericolose e spesso letali per l’uomo.

Come si può riconoscere? “La Vespa velutina – spiega la Regione – , conosciuta anche con il nome di calabrone dalle zampe gialle, è simile nell’aspetto al nostro calabrone (Vespa cabro) con la quale può essere confusa, ma le caratteristiche che permettono la discriminazione tra le due specie sono piuttosto evidenti una volta imparate:

  • Dimensione: Vespa velutina è più piccola (circa 3cm) di Vespa cabro (circa 4 cm).
  • Colore: la Vespa velutina è diffusamente nera con un’ampia banda gialla/aranciato sulla parte terminale dell’addome e una stretta linea gialla sul primo segmento addominale (vicino al vitino di vespa). Zampe nere con la parte terminale gialla. Capo visto frontalmente appare giallo/arancio, dall’alto nero. Antenne dorsalmente nere. Invece la Vespa cabro (calabrone comune) ha l’addome diffusamente giallo con bande nere. Zampe interamente scure/marroni. Capo visto frontalmente appare giallo e dall’alto arancio. Antenne dorsalmente color arancio/marrone.
  • Nido: la Vespa velutina costruisce il nido in luoghi aperti, principalmente appendendolo sui rami degli alberi ma anche su manufatti umani, ad un altezza da terra che può superare i 10 m. I nidi sono di grandi dimensioni (mediamente 60×80 cm), presentano forma rotondeggiante/piriforme e foro di ingresso laterale. Invece la Vespa crabro costruisce i nidi in ambienti chiusi (cavità di alberi, camini, all’interno di muri etc.) solo raramente all’aperto”.
La differenza tra Vespa velutina e Vespa cabro (foto da una pubblicazione della Regione Toscana)

“Per prima cosa – dice Gori – facciamo un appello: chi vede questo tipo di insetto lo segnali subito, è molto importante perché più si riesce a mappare la zona di azione della Vespa velutina, più si riesce a intervenire concretamente. Con il diffondersi della Vespa velutina – continua Gori – è a rischio la salute delle Apis mellifera, la specie presente in Italia. Tra le conseguenze c’è ovviamente anche la diminuzione della produzione di miele, con un pezzo importante del settore agricolo che andrebbe in grande difficoltà”. 

“E naturalmente c’è l’aspetto della produzione del miele –  ha concluso -. Se le api vengono colpite, la conseguenza è poco miele da poter avere a disposizione e vendere. Quindi un intero comparto che andrebbe in difficoltà. Dall’aspetto naturale a quello economico: rischiamo grosso”.

Maggiori informazioni sul sito StopVelutina e sulla pubblicazione online della Regione Toscana https://www.regione.toscana.it/documents/10180/889492/Vespa+velutina+ultima+versione.pdf/34e46049-3905-4969-9be4-af57dfeee89f

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