Salvaguardare l’ambiente e, allo stesso tempo, difendere i dipendenti dai rincari che, ora più che mai, stanno incombendo sui bilanci di tutte le famiglie italiane. Prosegue con successo il progetto innovativo del Consorzio Bonifica 1 Toscana Nord che conferma ancora una volta la propria vocazione ambientale.
L’ente, già da tempo, ha infatti introdotto in via sperimentale l’utilizzo del Welfare Aziendale: il “pacchetto” costituisce l’insieme dei servizi, opere e somme che il Consorzio mette a disposizione dei propri dipendenti e, mediante i quali, ciascun lavoratore può scegliere di spendere il proprio “budget”.
Come funziona
Ogni dipendente, all’interno dell’azienda, è tenuto a raggiungere determinati obiettivi assegnati dall’amministrazione. Se raggiunti con successo, il lavoratore sarà premiato con un bonus in busta paga, ovvero un extra rispetto al suo stipendio base, noto come “premio produttività”. Grazie all’utilizzo del Welfare, i dipendenti potranno decidere di tenersi il premio o scegliere di convertirlo in servizi e benefit volti a migliorare il benessere ma anche la motivazione all’interno dell’azienda.
Durante questa prima fase di sperimentazione, il Consorzio ha infatti valutato di comporre un “pacchetto” che consente ai dipendenti la libera scelta di beni, servizi e prestazioni anche in ambito “verde”.
L’ente consortile consente infatti l’utilizzo del proprio budget per richiedere il rimborso per le spese sostenute dai dipendenti per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale; l’acquisto di piante per giardino e orto; per attività didattiche ma anche ludico-creative di carattere ambientale e, infine, per l’acquisto di attrezzature per giardinaggio e agricoltura. Ma non solo: grazie al Welfare Verde il Consorzio offre anche una consulenza con gli esperti dell’ente per la piantumazione di nuovi arbusti e di indirizzo per l’efficientamento energetico su edifici privati.
Il Consorzio è infatti disponibile a condividere informazioni con i dipendenti qualora volessero adottare – per le loro abitazioni – alcune misure fra quelle di cui l’ente ha maturato maggiore esperienza.
Inoltre, l’ente consortile consentirà ai dipendenti l’utilizzo delle proprie auto-elettriche ad emissioni zero per il tragitto casa-lavoro e per uso personale. Ai dipendenti è permesso anche l’utilizzo dei mezzi di mobilità leggera elettrica (bici e monopattini aziendali per chi risiede entro 20 chilometri dalla sede di lavoro).
Quello “verde”, però, non è l’unico tipo di Welfare in fase sperimentale: il Consorzio ha infatti messo a disposizione anche il Welfare previdenza, grazie al quale i dipendenti potranno destinare il budget di welfare al fondo previdenza; quello per educazione e istruzione, con il quale l’ente intende supportare i propri lavoratori anche nella gestione quotidiana dei servizi relativi all’istruzione dei familiari (tasse per l’iscrizione agli asili nido, scuole materne, scuole primarie e secondarie, tasse universitarie, servizio mensa, libri di testo, ludoteche, centri estivi, ma anche tasse per il servizio di trasporto scolastico, gite didattiche e iscrizione al Conservatorio); il welfare assistenza, dedicato al supporto nell’affrontare le difficoltà organizzative che l’assistenza ad un familiare anziano o non autosufficiente può comportare per una famiglia impegnata nel lavoro; e, infine, quello dedicato al benessere personale e familiare: saranno ammesse a rimborso tutte le spese sostenute per attività sportive o attività per il benessere fisico e psicofisico (centri benessere, yoga, massaggi, corsi di meditazione ecc).
Ma non solo: al fine di incrementare il potere di acquisto dei propri lavoratori, il Consorzio consente di scegliere di convertire il proprio “budget di Welfare” nell’acquisto di un buono spesa del valore di 258 euro per ciascun anno di imposta. Inoltre, in questa sezione di Welfare, vengono previsti anche benefici per il pagamento degli interessi passivi del mutuo prima casa e per la stipula di polizze assicurative per la non autosufficienza e gravi malattie.
L’importo massimo erogato dal Consorzio sarà pari a quello pagato dal lavoratore per la fruizione o frequenza dei servizi indicati, nel rispetto, comunque, del limite di budget residuo.
Gli obiettivi
“È purtroppo cronaca di ogni giorno la grave crisi energetica che sta affliggendo l’Europa e il nostro paese – ha commentato il presidente del Consorzio 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi – . Una crisi senza precedenti che, principalmente a causa della speculazione finanziaria che approfitta del conflitto in Ucraina, sta provocando un aumento dei prezzi dell’energia, costringendo di fatto l’intera popolazione a dover sopportare ulteriori sacrifici, oltre a quelli già sostenuti dall’inizio della pandemia. La situazione richiede una celere – oltre che necessaria -risposta in termini di ottimizzazione dei consumi e di un conseguente adeguamento delle abitudini dell’intera collettività”.
Il Consorzio 1 Toscana Nord – da oltre tre anni – ha già avviato una transizione ecologica, mettendo in atto interventi che hanno consentito un alleggerimento dei consumi energetici. Nelle sedi dell’ente, infatti, sono state sostituite le lampadine con quelle a led, sono stati installati impianti fotovoltaici e, come ormai noto, c’è stato un notevole aggiornamento del parco mezzi che conta – ad oggi – ben sei auto elettriche. In corso anche importanti progetti destinati all’efficientamento delle sedi.
L’amministrazione sta predisponendo inoltre una proposta di accordo sul welfare aziendale che va incontro alle necessità di risparmio per consumi di carburante incentivando la mobilità elettrica, che segue all’accordo sulla ricarica gratis dei veicoli elettrici fatta lo scorso anno con le Rsu aziendali.
“Cercheremo di fare tutto il possibile per proseguire ad investire in nuovi impianti e mezzi che consentano l’autoproduzione di energia e l’utilizzo intelligente della risorsa – ha aggiunto Ridolfi – . Con l’illustrazione di bilancio abbiamo presentato il piano energetico e, assieme ai comuni interessati, stiamo attivando anche due comunità energetiche: da queste otterremo numerosi vantaggi, tra cui una importante riduzione dei costi derivanti dai consumi energetici ai quali deve far fronte il nostro ente (circa 1.800.000 euro). Costi elevati dovuti al grande numero di impianti idrovori attivi in tutto il comprensorio. Dalle comunità energetiche – conclude il presidente – potranno trarne vantaggio anche i nostri dipendenti”.