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lunedì, Aprile 29, 2024

Caso La Bohème: la Fondazione sostituisce Veronesi. Le repliche saranno dirette da Manlio Benzi

La Fondazione Festival Pucciniano annuncia che, “mentre prosegue nel suo impegno per la promozione e messa in scena del ricco e interessante cartellone del Festival Puccini 2023, intende mettere la parola fine sulla brutta pagina della serata inaugurale”. Intanto si prepara ad accogliere (giovedì 20 luglio) il Concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che vedrà sul podio il Maestro Gianandrea Noseda a cui sarà consegnato il Premio Puccini.

Come noto, nella serata inaugurale il Maestro Alberto Veronesi ha diretto l’opera con gli occhi bendati in segno di protesta contro l’allestimento ambientato nel maggio francese del ’68, firmato dal regista Christophe Gayral e dallo scenografo Christophe Ouvrard. Fatto sta, La Bohème nel nuovo allestimento del Festival Puccini tornerà in scena come previsto per altre tre rappresentazioni (29 luglio, 10 e 25 agosto), ma sul podio ci sarà il Maestro Manlio Benzi in sostituzione di Veronesi. 

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L’Orchestra e il Coro del Festival Puccini e i solisti (il poeta Rodolfo Oreste Cosimo, MimìClaudia Pavone, Musetta Federica Guida, il pittore Marcello Alessandro Luongo, il musicista Schaunard Sergio Bologna, il filosofo Colline Antonio Di Matteo) saranno quindi diretti da Manlio Benzi, apprezzato musicista riminese attivo anche come compositore, con alle spalle una importante carriera in Italia e all’estero.  

Benzi, nato a Rimini, si è diplomato presso il Conservatorio “Boito” di Parma in Composizione con il M° Togni (1989) e in Direzione d’Orchestra con il M° Gatti (1990). Si è laureato con il massimo dei voti e la lode presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Parma, presentando una tesi musicologica. Ha diretto produzioni liriche con il Teatro La Fenice di Venezia (Il Principe Porcaro di Rota,  Lucia di Lammermoor), la Fondazione Toscanini di Parma (Traviata), il Festival della Valle d’Itria (La Reine de Saba e il Polyeucte di Gounod, la Siberia e la Marcella di Giordano, l’Amica di Mascagni), il Macerata Opera Festival (Don Carlo), Il Teatro Sociale di Como e il circuito A.S.L.I.C.O (Don Pasquale, Lucia di Lammermoor), il Teatro Nazionale dell’Estonia (Madama Butterfly, Traviata, Puritani), il Teatro Nazionale di Tbilisi (Ballo in Maschera), l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi (Tosca), il Teatro di Erfurt (Don Carlo, Andrea Chènier, Gioconda, IX sinfonia di Beethoven), Opera North in Inghilterra (Capuleti e Montecchi), Volksoper a Vienna (Rigoletto, Tosca), Opera Ireland di Dublino (Capuleti e Montecchi).

“Siamo certi – dichiara il presidente della Fondazione, Luigi Ficacci – che dopo aver portato a termine la prima, con soddisfazione del pubblico che ha applaudito lo spettacolo, in una serata che sarebbe potuta essere un disastro, le prossime rappresentazioni del Festival Puccini saranno in grado di regalarci intense emozioni, quelle della musica e dello spettacolo”.

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