Domenica sera tocca all’attrice versiliese Elisabetta Salvatori di concludere in maniera non usuale i festeggiamenti per il patrono di San Paolino, la cui ricorrenza cadeva domenica scorsa. A prescindere infatti dalla solenne parte religiosa, il parroco don Mauro Lucchesi ha voluto incrementare questa ricorrenza con un incontro di fraternità che per il gran numero di partecipanti dai locali parrocchiali si è dovuto spostare nell’attiguo cortile.
Poi, nel primo pomeriggio, sempre nei locali parrocchiali il professor Franco Anichini, già insegnante di disegno e storia dell’arte presso il Liceo Scientifico “Barsanti e Matteucci”, con la collaborazione di Bianca Maria Scirè, Lidia Cerri e Antonio Melani per la parte audiovisiva, ha intrattenuto i presenti sulla storia del quartiere sorto in Viareggio dopo la costruzione della chiesa che venne benedetta l’8 settembre 1896. Un excursus quanto mai interessante dove il relatore con la determinante collaborazione dei sopracitati ha illustrato non solo illustrato lo sviluppo di Viareggio dopo la chiesa, ma gli edifici che già esistevano in quel momento. Nella fattispecie con la proiezione di come erano al tempo e come sono oggi. Alla sera infine un concerto d’organo nella chiesa da parte dei maestri Niccolò Bartolini, vice direttore della “Cappella musicale Santa Cecilia” del duomo di Lucca e Claudiano Pallottini organista della “Cappella musicale” del duomo di Pisa ha concluso la giornata.
Ed eccoci alla serata di domenica prossima 16 ottobre, quando nella chiesa Elisabetta Salvatori racconterà la vita della mistica francese Madeleine Delbrel (1904-1964) nello spettacolo “Come gli scambi del treno”. Un titolo che sintetizza la sua esistenza nel contesto di un’esistenza fortemente caratterizzata dalle contraddizioni più che tragiche del secolo scorso in cui ha vissuto. Infatti, praticante giovanile di un ateismo radicale, tanto da scrivere “Dio è morto…viva la morto”, anche e principalmente a causa dell’ingresso nella congregazione dei frati Domenicani del ragazzo che amava, si avvicina gradatamente all’esistenza di Dio. Esercitando poi un’intensissima attività di assistenza sociale nella periferia parigina di Ivry-su-Seine, mentre mette in atto “un’esperienza originale di fraternità missionaria e di una personale ricerca della centralità di Dio”: come ha scritto don Mauro Lucchesi nella presentazione della serata.
In sostanza Madeleine Delbrel e stata una mistica “senza visioni” tanto è vero che Papa Francesco l’ha addirittura dichiarata venerabile. Quindi una figura che contraddice apertamente il non impegno e l’indifferenza del nostro tempo e che dimostra senza mezzi termini la possibilità di cambiare strada e di conseguire risultati opposti a quelli perseguiti in precedenza. Non a caso, quindi, Elisabetta Salvatori ha intitolato il suo racconto scritto e poi interpretato “Come gli scambi del treno”.
Una conclusione di una festa patronale di San Paolino svoltasi all’insegna della cultura e della fraternità, certamente inusuale, ma che il parroco don Mauro Lucchesi ha voluto organizzare sulla scia di iniziative che qualifichino sempre più la centralità cittadina di San Paolino non solo come “cattedrale” di Viareggio, ma anche come centro culturale di iniziative che incidano nella vita religiosa e sociale della città.
Mario Pellegrini