Dopo lo strepitoso successo della pianista Anna Kratvachenko nel concerto inaugurale del “Festival di musica da camera della Versilia”, ovverosia dei concerti di musica da camera di Pieve a Elici, organizzati per la seconda organizzati direttamente dall’“Associazione Musicale Lucchese” dopo il forzato ritiro dalla scena di Marcello Parducci (presidente emerito della stessa), domenica 6 agosto toccherà al “duo pianistico” formato da Elia e Betsabea Faccini di affrontare il pubblico nel secondo concerto di questa stagione. Nell’occasione, però, è necessario ricordare che la programmazione di quest’anno è stata ancora una volta predisposta da colui che ne è stato il mentore, il promotore e l’organizzatore della manifestazione musicale che ha superato i confini della Versilia. Manifestazione musicale che sino dalle origini si svolge nella millenaria e monumentale chiesa romanica di San Pantaleone.
Elia e Betsabea Faccini, nativi di Torre del Lago ma di nazionalità italo-inglese, costituiscono un “duo pianistico” ormai consolidato, affermato e di grandi prospettive, senza tener conto nello specifico che da tempo sono interessanti trascrittori per “duo pianistico”, di notissimi brani musicali. Come del resto sarà possibile ascoltare domenica sera 6 luglio a Pieve a Elici. I protagonisti della serata hanno infatti preso parte a numerose “master class” internazionali tenute da nomi del “gotha” pianistico italiano e non solo, fra cui addirittura Beatrice Rana, Andrea Lucchesini, Bruno Canino, Pier Narciso Masi, Maria Grazia Bellocchio e Daniel Rivera.
Ecco comunque il programma che verrà eseguito dai due giovani concertisti: “La mer” di Claude Debussy, “Rapsodie espagnole” di Maurice Ravel, “Overture-Fantasia dal Romeo e Giulietta” di Piotr Tchajkovskj e “Danze polonovesiane” di Alexander Borodin, ambedue nella trascrizione del “duo”.
Terza concertista Anna Loro, arpista di chiara fama, che domenica 13 agosto ci farà ascoltare musiche di Bonamici, Dizzi, Debussy, Faurè e Sphor. Gli ultimi due concerti saranno infine appannaggio di due vecchie ed apprezzate conoscenze di Pieve a Elici, cioè i pianisti Mariangela Vacatello e Giuseppe Albanese che si esibiranno rispettivamente domenica 20 e 27 agosto. Per Mariangela Vacatello ci sono poche parole che già non si conoscano, a prescindere dal fatto che per lei Pieve a Elici la sua presenza costituisce un entusiastico ritorno. Affermata in campo internazionale per le sue inimitabili interpretazioni, ecco il suo impegnativo programma: Frideric Chopin, Alexander Scriabin, Sergej Rachmaninov e Franz Liszt.
Più o meno lo stesso discorso per Giuseppe Albanese – fra l’altro eccelso esecutore della musica di Franz Liszt – che si esibirà in un programma interamente dedicato a Ludvig Van Beethoven di cui eseguirà tre sonate per pianoforte: la “n° 28 op. 101”, la “n° 3 op. 2/3” e la “n° 23 op 57”, cioè la splendida “Appassionata”. Quindi un finale col “botto”, come suol dirsi, perché due grandi esecutori nell’arco di una settimana rappresentano un’accoppiata veramente eccezionale. E ciò lo si deve agli stretti rapporti intercorsi negli anni fra loro e il già citato Marcello Parducci che rimane sempre il nume tutelare dei concerti di Pieve a Elici. Basti pensare che nei giorni scorsi nella sua abitazione di Stiava ha ricevuto la visita del clarinettista Alessandro Carbonare, oggi primo clarinetto dell’Orchestra dell’”Accademia di Santa Cecilia” di Roma, ma che nella chiesa di San Pantaleone è venuto quando era solo un componente di un quintetto di fiati.
Mario Pellegrini