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venerdì, Dicembre 6, 2024

La memoria nelle sue declinazioni, due giorni di incontri al Mediceo. Si parte con Tonacci, Mannocchi, Servillo

Tutto pronto per l’ottava edizione di Memofest, l’unico festival che racconta la memoria in tutte le sue declinazioni. L’appuntamento è per sabato e domenica (16 e 17 luglio) a Palazzo Mediceo di Seravezza, con inaugurazione sabato alle ore 18 e a seguire – alle ore 18.15 – l’incontro sul tema “La guerra degli altri” che vedrà il giornalista Fabio Tonacci intervistato da Roberto Bernabò, vice direttore de Il Sole 24 Ore.

Fabio Tonacci, versiliese d’origine, è dal 1998 giornalista di Repubblica e inviato sulle principali vicende giudiziarie, politiche e di attualità italiane e internazionali, dalla guerra in Iraq alla strage di Charlie Hebdo sino alla guerra in Ucraina.

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Il tema non è facile, ma nasce da una domanda che tutti ci siamo fatti a un certo punto di questa vicenda: quella in Ucraina, inizialmente sentita forte e vicina, per certi versi paralizzante, è ancora una guerra che ci riguarda e ci coinvolge da vicino, oppure è diventata un’altra delle tante “guerre degli altri”? Queste tematiche, gli sviluppi e i retroscena della guerra, saranno al centro della riflessione di Tonacci che queste vicende le vive sul campo, da anni.

Secondo appuntamento alle ore 19.30 con un cambio di programma: la giornalista Francesca Mannocchi non sarà al momento presente al Festival in quanto urgentemente richiamata in Ucraina. Si tratta solo di un rinvio a una prossima data che sarà presto comunicata dagli organizzatori.

Nuovo ospite sarà Sabrina Paravicini, attrice, regista e scrittrice, che presenterà il libro “Fino a qui tutto bene”. Tre anni fa Paravicini fu ospite di Memofest insieme al figlio Nino, per parlare della sindrome di Asperger, quest’anno torna con un nuovo libro, “Fino a qui tutto bene. Un viaggio difficile, ma straordinario”, una storia intensa che narra la sua battaglia contro un male che rischiava di divorarla da dentro. Con voce delicata, viva, sincera e coraggiosa, Sabrina racconta tutto quello che ha affrontato in un anno e mezzo di terapie, senza nascondere mai il dolore ma lasciando sempre aperta la porta alla speranza.

Terzo appuntamento della giornata di apertura del festival è alle ore 21.30 con Peppe Servillo che porterà in scena “Il resto della settimana”. Servillo, voce degli Avion Travel e attore impegnato, intratterrà il pubblico con la lettura de “La presa di Torino”, racconto di Maurizio de Giovanni tratto dal libro “Il resto della settimana”.

Un film in versi, un esilarante viaggio, una trasferta da sogno verso un’insperata vittoria del Napoli (che culminerà con la conquista del suo primo scudetto) di un eterogeneo manipolo di tifosi “malati” di tifo calcistico, accecato da una passione sfrenata e sfacciata. Un ambiente osservato con ironia, acume e amore e con un occhio rivolto più alle gradinate che al campo di gioco, con personaggi che sembrerebbero inventati ma che nella realtà esistono veramente. Uno spaccato del calcio a 360 gradi, ma anche uno spaccato di vita che travolgerà.

Il Festival offre anche la possibilità di acquistare direttamente i libri che saranno presentati e molti altri, approfittando della presenza degli autori per la firma delle copie.

Sempre sabato sarà possibile partecipare all’originale iniziativa per Digitalizzare la memoria, con la raccolta e restauro di pellicole 8mm, super8 e 16mm. Un’idea per quanti vorranno far digitalizzare vecchi filmati di famiglia e ricordi.

Ricco anche il palinsesto di domenica con l’attesissimo ritorno dello psicologo Fabio Celi, il duo Mammadimerda e Dario Vergassola.

Nell’ambito del Festival sarà allestita l’estemporanea Dipingere la memoria: i visitatori saranno accolti lungo il viale del mediceo da pittori, scultori e illustratori, grazie alla collaborazione con la Seravezziana Eventi, coordinati da Margherita Benassi.

Infine Raccontare la memoria, unico evento su prenotazione (scrivendo a info@memofest.it) che propone – domenica mattina – una passeggiata lungo i sentieri della Linea Gotica, grazie alle sezioni soci Unicoop Tirreno di Carrara e della Versilia, in collaborazione con l’Associazione Sirio Giannini e WWF Alta Toscana.

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