Nella Sala Suffredini, situata nella piazzetta Ariosto nel centro di Castelnuovo Garfagnana, la Sezione locale dell’Associazione Nazionale Autieri – una delle più efficienti nel settore Protezione Civile della Provincia di Lucca – ha presentato il bilancio degli interventi svolti nel 2023 e il programma da attuarsi in questo 2024. A svolgere la relazione è stato il suo presidente Massimo Turri, sempre presente in tutti gli interventi effettuati a soccorso delle popolazioni colpiti da eventi sismici e alluvionali non solo in Garfagnana ma sull’intero territorio nazionale – persino in Sardegna – l’ultimo dei quali nella zona di Montemurlo durante l’ultima alluvione che in Toscana ha colpito le Province di Pistoia e Prato.
Il presidente Turri aveva precedentemente ringraziato i sindaci del capoluogo e del comune di Fosciandora, i Carabinieri Forestali e la Polizia Municipale dell’Unione Comuni della Garfagnana, oltre alle Associazioni di Volontariato della zona SER, CAV di Pieve Fosciana e Carabinieri in congedo. Non ultimi tutti i volontari del’AIA che in ogni occasione si sono dimostrati disponibili per intervenire ove è stata ritenuta necessaria la loro presenza, non solo per la Protezione Civile ma anche per i servizi sociali. Successivamente, dopo la partecipazione alla celebrazione di una messa nel Duomo e deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti, sono stati inaugurati tre mezzi che verranno impiegati nei prossimi interventi dell’Associazione che, come si è già detto, non conosce confini territoriali.
In primo luogo si tratta di un nuovo pulmino, l’acquisto del quale è stato reso indispensabile perché il vetusto Fiat Ducato, in seguito agli innumerevoli interventi effettuati ed ai chilometri percorsi – soprattutto durante l’ epidemia del Covid – non era più in grado di esercitare essere riparato. A questo mezzo si è aggiunto un Ford Ranger con modulo antincendio che potrà essere impiegato anche nella colonna mobile nazionale durante emergenze incendi. Come del resto è accaduto l’anno scorso – e già lo si è detto – quando una squadra di nostri volontari è corsa sull’isola per contrastare gli incendi sviluppatisi sull’isola. Inoltre potrà essere impiegato in zone post-alluvionate per pulire il fango dalle strade.
Infine il terzo mezzo: un VM90, tanto più importante perché rimesso a nuovo dai volontari AIA nel corso delle ore serali dopo il lavoro quotidiano. Un mezzo che si è dimostrato utilissimo soprattutto durante l’alluvione dell’Emilia-Romagna, potendo essere impiegato con sicurezza anche in zone dove l’acqua raggiunge i 60 centimetri d’altezza.
Mario Pellegrini