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domenica, Maggio 19, 2024

Ricerca neurologica: l’impegno di ARNo tra convegni, borse di studio, divulgazione e premi a grandi figure

Nel panorama dell’associazionismo versiliese svolge un ruolo importante ARNo, l’Associazione Ricerca Neurologica, presieduta da Gianfranco Antognoli e il cui direttore scientifico è il professor Ubaldo Bonuccelli. L’ARNo opera su due fronti: ricerca e divulgazione scientifica. La ricerca consiste nell’assegnazione di borse di studio a giovani ricercatori nel campo delle neuroscienze. Sul versante della divulgazione da 16 anni stampa il periodico “Amici del Cervello News“. Inoltre ha iniziato un percorso di presenza nelle scuole della Provincia. “La ricerca neurologica sta facendo grandi passi per la cura delle malattie, ma la prevenzione, con un’informazione qualificata, è sicuramente la migliore medicina preventiva – si legge in un articolo pubblicato su ‘La Nazione’ – . Ed è su questo che Arno si impegna, cercando dall’altra parte un aiuto, per offrire una sempre migliore informazione e cura ai cittadini”.

La storia

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L’ A.TO.R.N. (Associazione Toscana Ricerca Neurologica) nasce alla fine degli anni ’80 con lo scopo di promuovere lo sviluppo della ricerca nel campo delle neuroscienze e nel 1994 ottiene il riconoscimento della personalità giuridica dalla Regione Toscana.

l’ATORN si trasforma in ARNO

Giovedi 1 dicembre 2011 è una data storica per l’associazione: presso lo studio del notaio Giovanni Simonelli a Viareggio, dopo trent’anni l’ATORN cambia nome e diventa  ARNO Associazione Ricerca Neurologica. Il cambio di nome si è reso necessario perché il sodalizio, nato in Versilia, sta operando a livello nazionale ed internazionale. Da qui l’esigenza di togliere la dizione Toscana dal logo. “La Toscana nella nostra associazione è uscita dalla porta di servizio ed è rientrata dal portone  principale. Infatti abbiamo scelto un acronimo che è il nome del più importante corso d’acqua della nostra regione. Ci dispiace un po’ perché eravamo affezionati alla dizione ATORN, ma questo cambio di nome era necessario per far crescere il nostro sodalizio e trovare maggiori risorse per la ricerca.”  Così l’attuale presidente Gianfranco Antognoli commenta il cambiamento di nome.

Borse di studio e convegni

Grazie ad un gruppo di volontari ed ai fondi ottenuti per la generosità di molti sostenitori, sono stati finanziati numerosi studi e ricerche presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Pisa e presso l’Unità di Neurologia dell’Ospedale Versilia; inoltre sono stati organizzati alcuni convegni rivolti agli specialisti ed ai pazienti neurologici, in particolare per l’ictus, il Parkinson e l’Alzheimer.

Premio ARNO ricerca talento e solidarietà

Dal 2006, con l’istituzione di questo premio, l’Atorn intende ogni due anni, evidenziare il lavoro di un ricercatore di fama internazionale e di un personaggio che si è particolarmente impegnato nel mondo del volontariato. Nella sua prima edizione la prestigiosa statuetta, scolpita da Romano Cosci, è stata consegnata ad Andrea Bocelli (per la solidarietà) e allo scienziato Oleh Hornykiewicz  (per la ricerca). Nel 2008 i premi sono andati a Giorgio Panariello (per la solidarietà) e allo scienziato Gian Luigi Gessa (per la ricerca). Nel 2010 a Marcello Lippi per la solidarietà e a Moamed Eldad per la ricerca. 2018: Premio per la ricerca a Fabrizio Benedetti, per il talento Paolo Fresco. 2023: Premio per la ricerca a Paolo Barone, per il talento Sandro Luporini.

Amici del Cervello News

Dal 2008 l’Associazione dà alle stampe la rivista “Amici del Cervello News” diretta da Fabrizio Diolaiuti, che viene distribuita gratuitamente ai soci e negli ambulatori medici della Toscana. Nel periodico si affrontano le problematiche del cervello legate al sonno, alle demenze senili, Parkinson, Alzheimer, ma anche al sesso, gli stili di vita, all’economia.

L’appello per devolvere il 5 per 1000

“Il 5 per 1000 è un contributo che non costa davvero nulla ma ha un valore molto importante per gli ‘enti’ che lo ricevono – spiega il presidente Gianfranco Antognoli – : la quota donata rappresenta infatti una fonte di supporto per molte istituzioni che svolgono attività di rilevanza sociale, ricerca sanitaria universitaria o anche scientifica come ARNo (Associazione per la ricerca neurologica onlus). Il 5 per 1000 è stato introdotto con legge finanziaria del 2006 e viene considerato come un esempio di sussidiarietà. Con esso viene riconosciuta al contribuente una sfera di sovranità in cui egli può liberamente decidere a chi destinare una parte della somma con cui ognuno contribuisce alle spese pubbliche ai sensi del dettato costituzionale (art. 53). Per aiutare concretamente un’associazione ‘ No profit ‘ – conclude Antognoli che lancia un appello a sostenere l’Associazione ARNo- basta una semplice firma aggiuntiva in dichiarazione dei redditi (lo stampato lo prevede già in forma chiara ed esplicita)”.

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