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domenica, Ottobre 13, 2024

“Versilia Noire”: Giovanni Lorenzini racconta 25 delitti irrisolti

Venticinque fatti di sangue raccontati in Versilia Noire, (Edizioni L’Ancora) il libro di Giovanni Lorenzini, storico giornalista della redazione di Viareggio de “La Nazione”, che venerdì 20 maggio alle 18 lo presenterà nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi. Un incontro, moderato da Enrico Salvadori, ex capo servizio de La Nazione, a cui interverranno altri due volti noti del quotidiano fiorentino, Umberto Guidi e il fotografo Aldo Umicini, che hanno siglato rispettivamente, la prefazione e le immagini.

Il libro, che è dedicato a Corrado Benzio, ripercorre tutti i delitti irrisolti della terra versiliese, “una sorta di antologia di quei casi di cronaca nera – scrive Giovanni Lorenzini nella presentazione – che dagli anni Settanta del secolo scorso fino ad oggi, non sono stati risolti. O nel caso in cui siano arrivati alla soluzione (con sentenze di terzo grado passate in giudicato) presentano ancora dei lati oscuri. Molti di questi casi sono finiti sulla cronaca nazionale e ogni tanto riaffiorano, senza però trovare spunti per riaprirli, come è avvenuto altrove. Altri ancora sono stati ‘inghiottiti’ dall’oblio, lasciando i parenti delle vittime nella più cupa disperazione per essere stati dimenticati e non avere avuto giustizia”. 

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Casi di sangue, come l’omicidio di don Pilade Nicoletti, il parroco di Ponterosso; il rapimento e la sparizione di Carmine Porrino; le sorelle Moriconi picchiate a morte durante una rapina a Metato; l’omicidio di Pietro Arena che aveva scoperto un ladro in un chiosco della pineta di Levante; le misteriose scomparse di Cinzia Bernardo e di Pablo Babboni e il giovane cinese senza nome trovato morto in un oliveto a Bozzano.  Nomi e volti, apparsi sulla cronaca nera di tv e giornali, quando ancora internet non c’era e lì rimasti, a testimoniare il mancato trionfo della giustizia, nonostante l’impegno di investigatori e magistrati. Il libro è scritto semplicemente da chi, come cronista, si è basato sulle testimonianze raccolte, direttamente sul posto o seguendo gli sviluppi delle indagini o – quando le vicende sono arrivate in tribunale – i processi. Una pubblicazione di cronaca vera. Per riflettere e non dimenticare.

Ingresso libero. Necessari prenotazione (tel. 0584-787251) e mascherina Ffp2.

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