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Comune di Viareggio
martedì, Dicembre 3, 2024

Approvati lavori per 40 milioni: ex casa del fascio, via Mazzini, stadio, belvedere, piazza Piave, esedra

Il Consiglio comunale di Viareggio ha approvato l’ultimo aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche: una seduta durante la quale la maggioranza civica compatta ha votato favorevolmente gli atti mentre i consiglieri di opposizione di Lega (Alessandro Santini e Maria Domenica Pacchini), FdI (Carlo Alberto Tofanelli, Barbara Paci, Marco Dondolini), Tiziano Nicoletti e il Partito Democratico (Filippo Ciucci, Dario Rossi e Diego Sodini) hanno lasciato l’aula per non partecipare al voto.

Inutile la richiesta del sindaco Giorgio Del Ghingaro che ha invitato più volte l’opposizione a rimanere in aula: “All’ordine del giorno ci sono atti importanti – ha detto il primo cittadino – : una decina di grandi opere di cui la città ha bisogno, compresa la possibilità di iniziare prima possibile i lavori”.

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Tra gli atti anche l’avvio della variante al regolamento urbanistico che consente di dichiarare la pubblica utilità dell’ex casa del fascio, imponendo così un vincolo preordinato all’esproprio in modo da poter concretamente mettere in piedi la trattativa con la curatela fallimentare per l’acquisizione dell’area. E’ importante sottolineare che il Regolamento Urbanistico approvato nel 2020 prevede per l’area la destinazione a verde attrezzato.

Tra i lavori presenti nel piano delle opere, l’esedra di accesso alla Pineta di Ponente, con i vari nulla osta ottenuti anche dalla Soprintendenza, e piazza Piave, due lotti per un totale di circa 1 milione e 600mila euro. Poi l’intervento allo stadio dei Pini per 9 milioni e 277mila euro che è pronto per andare in gara; la riqualificazione del Belvedere di Torre del Lago, 2 milioni di euro circa, anche in questo caso con i pareri degli Enti sovraordinati già ottenuti, mentre per la Marina è in corso il progetto preliminare.

Inoltre il restauro del Palazzo delle Muse, già aggiudicato per 2 milioni di euro. Un milione e mezzo di euro per la convenzione dello spostamento della gora di Stiava per la messa in sicurezza di tutte le case lungo la via di Montramito.

Il sottopasso di via San Francesco, per il quale è stato realizzato il progetto definitivo e aggiunti un milione di euro che consentono di coprire interamente il costo dell’opera e partire con la gara entro fine dicembre. E poi l’adeguamento di piazza Zara e il completamento dell’area verde della Terrazza della Repubblica.

Il progetto della nuova via Mazzini, altri 2 milioni di euro: i lavori riguarderanno i sottoservizi lungo la strada, i marciapiedi, l’illuminazione pubblica e la realizzazione dei parcheggi a lisca di pesce. Novità assoluta l’uso dei materiali totalmente nuovi che si ispirano ai colori delle marine di Moses Levi: il progetto sarà presentato pubblicamente nella seconda metà di novembre.

“Fino a qualche anno fa a Viareggio nei consigli comunali si parlava di dissesto, di buchi di bilancio, di debiti e degrado – ha scritto oggi il sindaco sui propri canali social – . Ora tutto è cambiato: si progetta, si costruisce e ristruttura, si riqualifica e si fanno lavori pubblici, tutto con soldi nostri, nessun prestito preso, nessun mutuo contratto. È di ieri l’approvazione di un piano di lavori per oltre 40 milioni. Il periodo nero della città è alle spalle, si guarda con concretezza e vitalità al futuro, consapevoli che tutto è cambiato. O meglio, non proprio tutto a dire la verità…. In una Viareggio dinamica e intraprendente non è cambiato l’atteggiamento del Partito Democratico e degli altri partiti di destra all’opposizione. (…) Da oltre sette anni, a parte una breve parentesi, tiriamo dritto con una maggioranza interamente civica, avendo tutti i partiti all’opposizione, a breve daremo vita ad un contenitore comune, che possa raccogliere le diverse liste che costituiscono la nostra bella maggioranza. Noi vogliamo a Viareggio una politica lontana dal passato, la vogliamo fresca, limpida e concreta, vicina ai cittadini. E soprattutto che faccia vedere con azioni concrete il grande lavoro che abbiamo messo in piedi in questi anni. E chi piagnucola e vorrebbe un ritorno ai vecchi metodi, se ne faccia una ragione: indietro con noi non si torna!”.

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