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martedì, Dicembre 10, 2024

Attualità, Mara Venier ed Eugenio Giani agli “Incontri del Principe”. Belpietro analizza il caso Vannacci

Saranno Eugenio Giani e Mara Venier gli ultimi ospiti del ciclo de “Gli Incontri del Principe” al Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, condotti dal giornalista Stefano Zurlo: appuntamento domani venerdì 25 agosto (ingresso gratuito) per il gran finale dei talk che hanno portato compagnia e approfondimento su politica, economia e cultura per tutta l’estate versiliana. 

Alle 18.30 Zurlo intervisterà Eugenio Giani, protagonista della politica toscana, oggi presidente della Regione, mentre alle 21.30 la “zia Mara” di tutti gli italiani incontrerà il pubblico per raccontare gli aneddoti, i dietro le quinte e le particolarità della sua lunga e ricca carriera: da modella ad attrice, oggi Mara Venier è il volto Rai di Domenica In, dove ospita i più importanti ospiti della cultura italiana.

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E’ possibile seguire gli incontri sul canale Youtube del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Ricordiamo che oggi a “Gli Incontri del Principe” sarà ospite Carlo Calenda (ore 21.30).

Maurizio Belpietro

L’INCONTRO CON BELPIETRO

Protagonista dell’appuntamento di ieri del ciclo “Gli Incontri del Principe” al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, è stato il direttore de La Verità e di Panorama Maurizio BelpietroIntervistato da Stefano Zurlo, inviato de «Il Giornale», Belpietro ha dato la sua lettura del ‘caso Vannacci’ e ha raccontato aneddoti sulla sua esperienza professionale.

Ecco alcune affermazioni fatte da Belpietro.

“Vannacci e il caso degli esposti sull’uranio impoverito”
Vannacci? “Crosetto ha detto: ‘In questo modo si è creato un personaggio’. Ma a creare il personaggio è stato lui e chi gli ha chiesto di radiarlo e cacciarlo dalla posizione di comandante dell’Istituto geografico militare, un cimitero degli elefanti. Uno che ha guidato la Folgore e ha fatto il comandante di missioni pericolose in Afghanistan, che venga parcheggiato all’Istituto geografico militare già è una cosa curiosa. Io mi domando perché. Perché non viene valorizzato? Ve lo spiego subito, perché a un certo punto comincia a fare degli esposti sul tema dell’uranio impoverito. Questo è un dato di fatto. Accusa i vertici militari di aver negato che fossero state usate munizioni all’uranio impoverito, da lì comincia la storia”.

“Vorrei Vannacci editorialista, dice quello che pensa la maggioranza degli italiani”
Vannacci? “Potrei valorizzarlo come editorialista, certo. È un’idea a cui non avevo pensato. Stanno creando un leader politico, chi si è scagliato contro Vannacci ha creato un punto di riferimento, perché Vannacci ha detto quello che credo la maggioranza degli italiani pensi. Su una serie di argomenti: ambientalismo, sul fatto che uno può vivere la propria vita sessuale come vuole ma non può pretendere di impormi la vita sessuale che ha deciso di fare lui e non può pretendere che diventi il modello di un certo Paese. Lo stesso vale per l’immigrazione e altri argomenti. Dice delle cose che la maggioranza degli italiani pensa”.

“Quella volta a Palazzo Chigi da Conte”
Mi chiama il portavoce di Conte, Casalino, e mi dice: ‘Il presidente avrebbe voglia di vederti’. E quindi vado a Palazzo Chigi insieme a Mario Giordano. La scena è meravigliosa. Otteniamo le risposte che di solito si ottengono da Giuseppe Conte, cioè il nulla, nel senso che lui parla e dopodiché dici: ‘Ma cosa ha detto? Niente’. Ma la cosa che mi ricordo in particolare fu la seguente, a un certo punto gli chiedo: ‘Ma la legittima difesa la fate per decreto o per disegno di legge?’. Questo guarda Rocco Casalino come dire: ‘Di che sta parlando questo signore?’. E si capisce lo sconcerto. Si vede Rocco Casalino col telefonino, dice: ‘Sto chiedendo a Bonafede’, il ministro della Giustizia. Dopo un po’ arriva la risposta, che avrebbero fatto un disegno di legge. Quando siamo usciti, dopo circa due ore, io e Giordano ci siamo avviati alla Galleria Sordi. Ci siamo seduti davanti a un toast, ci siamo guardati e ci siamo detti: ‘Ma questo è il presidente del consiglio?’”.

La rassegna è organizzata in collaborazione con Manila Alfano, autrice del libro “Cent’anni da Principe” (Forma ed.) che celebra i cento anni del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio: un racconto polifonico e partecipe, che ripercorre la storia dell’hotel a partire dai fasti della Belle Époque, attraverso il Novecento e fino ai giorni nostri. 

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