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Comune di Viareggio
venerdì, Novembre 22, 2024

Balneari, necessari i riconoscimenti alle attività. La Cna indica il percorso per salvaguardare la categoria

“Avviamento commerciale al netto degli investimenti, diritto di prelazione, tutela delle imprese balneari che hanno fatto di questo lavoro una scelta di vita e mappatura, sono le condizioni assolutamente necessarie per avere delle garanzie e un riconoscimento dovuto agli attuali concessionari da inserire nei decreti attuativi affidati, per la loro stesura, dal Parlamento al Governo”. La posizione della Cna sul percorso da indicare al Governo è stata esposta dal coordinatore nazionale di categoria Cristiano Tomei, nel corso della riunione che si è tenuta a Viareggio con le imprese del settore.

Di fronte a decine di aziende della Versilia (in presenza e on line), Tomei ha dichiarato come sia necessario “soprattutto il riconoscimento dell’avviamento del valore commerciale di tutto il lavoro che hanno effettuato negli anni le imprese balneari costituenti l’attuale sistema italiano della balneazione”.

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“E questo riconoscimento – ha spiegato Tomei – va fatto al netto deli investimenti effettuati: c’è un lavoro messo in campo da questi concessionari che ha trasformato l’offerta turistica balneare, anche grazie alla propria professionalità ed esperienza. Questo è un valore aggiunto alla nostra economia e ci troviamo anche in un contesto unico nel panorama europeo”.

Il secondo aspetto indicato dalla Cna per tutelare e garantire questa condizione è che ci sia un riconoscimento del diritto di prelazione. Le attuali 30 mila concessioni, infatti, sono costituite per la maggior parte da microimprese a conduzione familiare.

“Nel diritto superficiario operano su un’area demaniale – ha detto ancora Tomei – ma sopra di essa hanno costruito un’azienda che è stata realizzato non solo a livello materiale, ma anche per i servizi di qualità proprio da loro. Questo non deve essere solo un tema, ma un criterio che deve essere riconosciuto”.

Infine, la mappatura. “Riteniamo – ha concluso il coordinatore nazionale – che ci sia ancora bisogno di un periodo transitorio (e lo chiedono anche i Comuni costieri) perché si possa effettuare una ricognizione attraverso la mappatura per evidenziare  le aree occupate che quelle disponibili per nuove iniziative”.

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