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venerdì, Novembre 22, 2024

Canale insabbiato: peschereccio si incaglia sugli scogli. “Porto inagibile, va chiuso. Serve un tavolo di crisi”

Tragedia sfiorata al Porto di Viareggio dove un peschereccio, a causa dell’insabbiamento dell’imboccatura, si è incagliato contro gli scogli per fortuna senza alcuna conseguenza per l’equipaggio. L’imbarcazione durante le manovre di uscita per una “battuta” di pesca è rimasta incagliata nella sabbia che ostruisce l’avanporto mentre il vento e le correnti la spingevano verso gli scogli.

L’episodio, accaduto la scorsa notte al molo di Viareggio, fa esplodere la rabbia dei pescatori che invano, da mesi, chiedono soluzioni efficaci e definitive per risolvere una problematica nota e ricorrente che rischia di contribuire all’affondamento della flotta viareggina già stritolata dall’aumento dei costi, dal fermo pesca e dalle massiccia invasione di pesce estero.

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A prendere nuovamente posizione è Impresa Pesca Coldiretti Lucca che torna a ribadire la necessità di allargare lo stato di emergenza regionale alle cooperative bloccate dagli effetti della mareggiata. “Due giorni fa un’altra imbarcazione aveva rischiato la stessa sorte. Il porto, in queste condizioni, non è agibile e qualcuno dovrebbe assumersi la responsabilità di chiuderlo se non ci sono più le condizioni di sicurezza ed assicurare adeguati ristori alle imprese. – spiega Danilo Di Loreto, responsabile Impresa Pesca Coldiretti Toscana rivolgendosi a tutte le istituzioni interessate – . L’uscita e l’entrata al porto, che per definizione dovrebbe essere un luogo sicuro, sono ogni volta un maledetto rebus per le imprese della pesca che per portare a casa la pagnotta devono affrontare anche questo rischio. In attesa di vedere realizzato il progetto del sabbio-dotto, serve garantire la piena operatività dell’avanporto, condizione indispensabile per mettere in condizioni la nostra marineria di uscire ed entrare in sicurezza senza rischiare, ogni volta, di danneggiare o mettere in pericolo l’equipaggio ed il capitale”.

Sulla vicenda interviene anche Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della Pesca e consigliera di Confcooperative Fedagripesca Toscana: “Fino a che non verrà risolto il problema dell’insabbiamento del Porto, le difficoltà a Viareggio continueranno ad essere all’ordine del giorno – afferma – . L’incidente della scorsa notte è il risultato della gestione superficiale del problema dell’imboccatura, che da mesi risulta insabbiata e quindi di fatto rende il Porto pericoloso e inagibile”. 

Fra l’altro, lo scorso 6 gennaio la Cittadella della Pesca ha inviato alla Regione una lettera in cui si richiede l’apertura di un tavolo di crisi per risolvere il problema dell’insabbiamento del Porto di Viareggio. “A seguito della tempesta e delle successive mareggiate che nel mese di novembre hanno colpito la costa – continua Malfatti – l’imboccatura del Porto è diminuita da un’ampiezza di più di 100 metri a un canale di soli 15 che molto spesso è insabbiato e pericoloso. In queste condizioni il porto risulta inagibile e sin da subito come marineria peschereccia abbiamo richiesto all’Autorità Portuale Regionale di adoperarsi al fine di garantire i livelli di sicurezza indispensabili per lo svolgimento del nostro lavoro di pescatori: da oltre un mese è presente una draga che però lavora con orari da ufficio e non con i ritmi richiesti per la gestione di un’emergenza, e non ha dato risultati. Intanto il canale è sempre più stretto, le barche sono costrette ad uscire in modalità alternata e quotidianamente si verificano episodi di incagliamento che creano situazioni di pericolo”.

“Due giorni fa abbiamo richiesto alla Regione Toscana di aprire urgentemente un tavolo di crisi per risolvere queste annose problematiche – conclude Malfatti – che oltre a mettere in pericolo i pescatori creano un enorme danno economico a tutto il settore. Com’è possibile che un Porto così importante come quello di Viareggio si ritrovi in queste condizioni? È necessario farlo tornare operativo”.

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