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venerdì, Novembre 22, 2024

Centro trasfusionale del “Versilia”: l’impegno per aiutare chi ha bisogno in ricordo di Emma e Leonardo

Un evento davvero importante e che apre una strada. Si è svolto al centro trasfusionale dell’ospedale Versilia, unendo la memoria la memoria di due giovani vite perse tragicamente e l’importanza della solidarietà umana.

Dopo l’incidente stradale avvenuto in Darsena a Viareggio che ha causato la scorsa estate la prematura scomparsa di Emma Genovali e Leonardo Brown, i loro genitori hanno deciso di trasformare il dolore in azione.

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Manuela Guidi, mamma di Leonardo, che ha dedicato al figlio l’associazione “Leo Vive”,  e Ilaria Grazioli, madre di Emma (la fidanzata di Leo deceduta insieme a lui nello stesso incidente), il 16 dicembre si sono presentare al Centro Trasfusionale diretto da Silvia Raffaelliper diventare donatrici di sangue, insieme ad altre 11 persone, molte delle quali coetanee dei due giovani.

La dottoressa Raffaelli ha spiegato di aver incontrato la signora Guidi a metà novembre a una Festa dei Donatori, organizzata da un’associazione del volontariato del dono del sangue, in cui alla donna era stato consegnato un riconoscimento alla memoria del figlio, deceduto a 22 anni, il quale aveva effettuato la sua prima donazione di sangue un anno prima, nel 2022, e dopo l’incidente aveva anche donato gli organi.

Quell’evento di novembre aveva rappresentato l’occasione per approfondire il tema delle donazioni e per evidenziare  quanto sono importanti i donatori per portare avanti le attività sanitarie in particolare per garantire gli interventi chirurgici e i trapianti d’organo.

Da qui la volontà della madre di Leonardo di diventare donatrice e, in un contatto successivo, Manuela Guidi ha detto alla dottoressa Raffaelli di aver fondato l’associazione “Leo Vive” in ricordo di suo figlio e ha preannunciato la sua visita, con altre persone, al Centro trasfusionale per attivare il percorso della donazione di sangue.

Si è così arrivati all’evento del 16 dicembre, con tutto il gruppo di nuovi volontari che è stato  “preso in carico” dal personale della struttura e guidato attraverso l’iter per diventare donatori. Anche molti giovani, insieme alle mamme di Leo ed Emma, hanno risposto alla chiamata, testimoniando come la memoria dei loro amici che oggi non ci sono più  li abbia ispirati a compiere questo gesto di solidarietà e di generosità.

D’altra parte l’associazione “Leo vive” nasce con l’obiettivo, non solo di onorare la memoria di Leo e Emma, ma anche di organizzare iniziative che possano portare beneficio agli altri, iniziando proprio con quella del 16 dicembre, in collaborazione con il Centro trasfusionale dell’ospedale Versilia.

L’associazione, però, non si occupa solo di promuovere la donazione di sangue e di sensibilizzare tutta la comunità sull’importanza di questo semplice gesto,  ma cerca anche di avvicinare i ragazzi a un modo di vivere etico e sociale, cercando in più di valorizzare i giovani generosi e talentuosi, che possono davvero rappresentare la parte buona della società.

La direttrice del Centro trasfusionale Maria Silvia Raffaelli, insieme al medico della direzione sanitaria Raffaella Monali e alla coordinatrice infermieristica Simona Marsili, ha quindi ricordato che c’è sempre estremo bisogno di sangue, per supportare le emergenze e per “non far rallentare” l’attività degli ospedali.

Ha quindi illustrato nel dettaglio il processo, comunque molto semplice, per diventare donatori: “E’ sufficiente avere 18 anni, essere in buona salute e pesare più di 50 kg” – ha ricordato la dottoressa Raffaelli – . La donazione di sangue può essere fatta 4 volte l’anno per gli uomini e 2 volte l’anno per le donne; è inoltre possibile donare il sangue intero oppure le componenti del sangue”.

La direttrice della struttura ha anche ringraziato tutte le 13 persone, a partire dalle due mamme,  per la loro iniziativa di solidarietà, che potrà aiutare a salvare molte vite e che conferma come dalla tristezza e dalla scomparsa di persone care si possa sviluppare un impegno concreto per fare del bene agli altri e per migliorare il mondo in cui viviamo.

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