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martedì, Dicembre 3, 2024

Dimezzati i fondi del PNRR per il contrasto al dissesto idrogeologico. Proccupato il Consorzio di Bonifica

All’indomani dalla rimodulazione da parte del Governo del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che ha visto il dimezzamento delle somme destinate a contrastare il dissesto idrogeologico – passate a livello nazionale da 2,49 Mld a 1,203 Mld – il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord si dice fortemente preoccupato per questa misura che riduce risorse fondamentali per la sicurezza dei territori. 

“Il contrasto ai cambiamenti climatici non può limitarsi a titoli e dichiarazioni d’intenti. È urgente concretizzare le scelte”, afferma Francesco Vincenzi, presidente Anbi (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue).

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“Siamo disorientati dalle scelte del Governo – spiega il presidente del Consorzio 1 Toscana Nord Ismaele Ridolfi – che invece di investire sulla prevenzione al dissesto idrogeologico, di fatto conferma la logica di inseguire i disastri, andando a stanziare risorse solo di fronte ai fatti compiuti. Un comportamento miope che, oltre a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, costa allo Stato dieci volte di più rispetto all’investimento per la prevenzione. La stessa cabina di regia prospettata dalla Premier, finalizzata a fronteggiare il dissesto idrogeologico, senza risorse serve davvero a poco”.

“Le necessità di cure straordinarie sui territori – prosegue Ridolfi – sono amplificate dagli eventi climatici estremi che nei primi mesi del 2023 sono aumentati del 135% rispetto agli stessi mesi del 2022 e la Toscana è tra le sei regioni italiane più colpite. I dati riportati dal rapporto Città Clima di Legambiente, evidenziano la crisi climatica e la forte instabilità, con eventi che includono contemporaneamente alluvioni e siccità. Inoltre la gestione dei territori, tra abbandono dei presidi agricoli e forestali di montagne e zone pianeggianti e il forte consumo di suolo, espongono vaste aree della regione ai fenomeni di dissesto con conseguenze gravi per le popolazioni”.

“Solo nel territorio gestito dal Toscana Nord – conclude Ridolfi – assistiamo da alcuni anni a fenomeni estremi, come l’incendio di Massarosa, la siccità a Massaciuccoli e in Lunigiana dove abbiamo dovuto chiudere un invaso pochi giorni fa, le piogge torrenziali e improvvise che hanno colpito la provincia di Massa Carrara. In questo contesto climatico difficilmente prevedibile, è necessario lavorare sull’adattamento dei territori e parallelamente pianificare politiche più ambiziose di mitigazione, sostenute da finanziamenti adeguati in lavori straordinari contro il dissesto idrogeologico. In questo senso il Consorzio 1 Toscana Nord è pronto a fare la propria parte, come ha dimostrato negli anni, con l’esecuzione di importanti lavori sui territori montani, collinari e di pianura”.

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