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martedì, Maggio 7, 2024

Docente vince il concorso due volte ma deve lasciare il liceo perché il posto risulta occupato da lui stesso

I docenti del Liceo Scientifico “Barsanti e Matteucci” di Viareggio esprimono in un documento il proprio “rammarico e disappunto per quello che nei fatti risulta essere un cambio di sede forzato” del collega Daniele Toscano, spostamento dovuto ad un incomprensibile pasticcio burocratico.

“Pur capendo bene il meccanismo che da un punto di vista formale può risultare verosimilmente corretto, nella sostanza la situazione che si è venuta a creare risulta essere un vero e proprio assurdo burocratico – afferma il Collegio Docenti del Liceo scientifico ‘Barsanti e Matteucci’ – . Sostanzialmente costretto a sostenere un secondo concorso per l’immissione in ruolo sulla stessa classe di concorso (Scienze Naturali) in quanto sul primo pendeva la spada di Damocle di un ricorso che avrebbe potuto invalidarlo, il professor Toscano ha affrontato di nuovo il concorso e lo ha vinto, nel momento della scelta della nuova sede di destinazione non ha potuto scegliere quella in cui si trovava dal 2020 e in cui ricopriva numerosi incarichi, perché il posto risultava occupato da lui stesso. Così, essendo stato costretto a scegliere una diversa sede quel posto da settembre risulterà scoperto ed andrà a supplenza annuale. Un vero e e proprio ‘paradosso’ burocratico!”.

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“Così alla fine la correttezza formale della decisione ha prodotto solo effetti negativi – prosegue il documento – . In primis per gli studenti, il cui interesse dovrebbe essere primario, che perderanno la continuità didattica. Poi per il Liceo ‘Barsanti e Matteucci’ in cui il professor Toscano ricopriva vari ruoli fondamentali per il funzionamento della scuola, come l’animatore digitale, o il responsabile dell’orientamento in entrata e responsabile del laboratorio di Scienze Naturali. Infine per la stessa Istituzione Scolastica che inseguendo un rigido formalismo sembra non curarsi minimamente delle conseguenze che questo comporta”.

“Come Collegio – conclude la nota – , pur sapendo di non avere poteri nelle questione, vorremmo comunque esprimere solidarietà al collega e sottolineare l’assurda burocrazia che crea tali situazioni paradossali”.

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