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venerdì, Maggio 3, 2024

Farmaci antitumorali: le preparazioni per il Versilia saranno svolte a Massa. Il laboratorio deve essere adeguato

A partire da domani, mercoledì 5 ottobre, l’Unità farmaci antiblastici (UFA) di Massa avvierà l’allestimento dei farmaci anche per l’ambito della Versilia.

“I farmaci antiblastici – spiega l’Asl Toscana nord ovest – , impiegati nelle terapie oncologiche, devono essere prodotti in un ambiente protetto (le Ufa appunto) e altamente efficiente, per garantire al paziente una procedura di allestimento sterile, precisa e personalizzata che coniughi la sicurezza terapeutica alla sicurezza degli operatori. I preparati antiblastici infatti richiedono la manipolazione di sostanze classificate come pericolose. Dopo sopralluoghi effettuati negli anni passati presso l’Ufa del Versilia da parte degli organi preposti e dopo verifiche sugli standard di sicurezza richieste anche dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, l’Asl Toscana nord ovest ha rilevato la necessità di attuare alcune modifiche di livello strutturale e impiantistico, per incrementare la sicurezza ed allineare la struttura agli standard previsti dalle norme di buona preparazione della Farmacopea ufficiale della Repubblica italiana e delle linee guida della Società italiana farmacia ospedaliera”.

Quindi, “grazie alla plasticità offerta dalla organizzazione nell’ambito della rete ospedaliera, che garantisce supporto reciproco fra i vari ospedali della Asl, l’Azienda ha predisposto (come comunicato anche agli amministratori del territorio dalla direttrice generale Maria Letizia Casani nell’ultima Conferenza dei sindaci) il temporaneo trasferimento dell’attività Ufa del Versilia all’ospedale delle Apuane di Massa, dove esiste un laboratorio di preparazioni antiblastici allineato agli standard previsti dalle norme di buona preparazione. Il momentaneo cambiamento organizzativo è legato quindi esclusivamente a questa problematica strutturale e alla necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori e l’appropriatezza dei preparati per i pazienti e non si tratta certo di un ‘servizio tagliato'”.

L’Asl ha anche “definito in modo stringente le modalità organizzative di trasporto e somministrazione dei chemioterapici presso l’Ospedale Versilia. Il paziente potrà recarsi nel giorno stabilito per effettuare la visita oncologica e i prelievi propedeutici alla somministrazione della terapia. Lo specialista ospedaliero trasmetterà la richiesta dei farmaci antiblastici all’Ufa di Massa e il giorno dopo la terapia sarà a disposizione, sin dalle 8.30 del mattino, per la somministrazione. Sono previste anche altre consegne durante la giornata per garantire ogni esigenza, così come è prevista la massima flessibilità nel caso in cui il paziente necessiti di effettuare il prelievo in altra sede. Nelle prime settimane il sistema sarà strettamente monitorato da tutte le strutture coinvolte al fine di prevenire eventuali inconvenienti e intervenendo nel correggere disallineamenti organizzativi, sempre possibili nell’avvio di nuovo percorso al fine di garantire la massima sicurezza a pazienti ed operatori”.

I sindacati comunque chiedono chiarezza all’Asl sul futuro del laboratorio Ufa di Lido di Camaiore. “Ci siamo sempre battuti perché questo servizio essenziale ritorni al Versilia – affermano il segretario provinciale della Uil Fpl, Pietro Casciani, e il responsabile aziendale Uil Fpl, Fausto Delli – . Certo, devono essere effettuati dei lavori di ristrutturazione e adeguamento degli spazi che a oggi non sono a norma, ma all’Azienda chiediamo maggiori garanzie su questo fronte. L’incognita è appunto sul futuro e vogliamo chiarezza sulle sorti del laboratorio per prodotti chemioterapici: resterà per sempre a Massa Carrara oppure saranno fatti i lavori di adeguamento per riportarlo a casa? E’ una vicenda su cui la politica, i sindaci e l’azienda in primis devono metterci testa: fare i lavori e consentire al laboratorio di tornare al Versilia il prima possibile”.

La Uil Fpl teme che l’accorpamento del laboratorio possa essere un obiettivo regionale. “Noi non ci stiamo e non ci stanno i cittadini – dicono ancora Casciani e Delli -. E’ un servizio indispensabile. La popolazione della Versilia supera i 160mila abitanti con i 7 comuni che la compongono. Qui si passerebbero le 7.000 prestazioni annue. Per questo crediamo che l’unica strada percorribile sia quella di investire nel laboratorio del Versilia soprattutto in una zona dove in estate di fatto la popolazione raddoppia”. 


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