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sabato, Maggio 4, 2024

Festival Culturale Mèlosmente, la terza edizione è dedicata al suono delle relazioni. Apre Galimberti

Per il secondo anno consecutivo saranno gli spazi del Parco della Musica e della scultura e il Gran Teatro Giacomo Puccini ad ospitare il Festival Melosmente, un progetto nato dalla passione per i misteri della mente, per la musica e soprattutto dall’amore per l’essere umano della dottoressa Sonia Cortopassi, medico psichiatra e psicoterapeuta. La manifestazione è realizzata dall’Associazione di volontariato Alerementem-Alta Formazione con il patrocinio del Comune di Viareggio, dell’Ufficio Scolastico di Lucca e Massa-Carrara, il supporto di ICARE, main sponsor; l’organizzazione è affidata alla Fondazione Festival Pucciniano.

Obiettivo di questo progetto da cui nasce il Festival giunto alla terza edizione – è quello di promuovere una consapevolezza condivisa che generi crescita personale e, insieme, quell’etica della responsabilità necessaria alla costruzione di un senso di comunità umana e planetaria. Ogni anno il Festival approfondisce temi esistenziali da molteplici e differenti prospettive disciplinari ed esperienziali. Un viaggio accompagnati dalla musica che ha un potere enorme, è immediata ma tocca note profonde e spirituali dell’animo umano, è fonte di rilassamento, guarigione e risonanza emotiva, è Vita. Il tema di questa edizione 2023 è “Relazioni” con tutte le sue possibili coniugazioni.

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“Negli ultimi decenni – afferma Sonia Cortopassi – sono dilagate solitudine e la desertificazione delle relazioni umane, insieme alla perdita di solidarietà, al degrado degli ecosistemi… in nome della crescita economica. Ma abbiamo capito che possedere non rende felici. Per vivere bene e avere vite più felici bisogna investire sulle nostre relazioni interpersonali, e saperne costruire di sane e nutritive, praticare solidarietà e collaborazione. La nostra mente è relazionale e noi siamo individui sociali. Si tratta di riconoscere la nostra natura relazionale e uscire dall’illusione di una società fatta di individui isolati e in competizione reciproca. Solo la comunità può essere una risposta alternativa all’individualismo. Perché noi siamo fatti dell’altro”.

Anche questa edizione 2023 si svolgerà a Torre del Lago negli spazi del Parco della Musica e della scultura del Gran Teatro Puccini, dove musica, arte, natura e spettacolo s’intrecciano per creare bellezza e armonia, sarà uno spazio aperto a tutti e gratuito d’incontro, confronto, conoscenza, divertimento, spettacolo e cultura. Conferenze di elevato livello scientifico con 30 relatori, laboratori esperienziali, dibattiti, spettacoli, fotografia, meditazione… che tratteranno il tema – Relazioni – da molteplici prospettive: un coro di voci, dalla psicologia alla musicoterapia, dall’antropologia alla biologia, dalla pedagogia alla psichiatria, dalla filosofia del diritto alle scienze cognitive.

IL PROGRAMMA

14 SETTEMBRE
L’apertura del Festival giovedì 14 settembre (ore 17.30 ) è affidata alla musica con l’Ensemble “I Flauti di Lucca”, giovani di studenti del liceo musicale Passaglia di Lucca. A seguire, dopo i saluti delle Autorità, la conferenza dal titolo “La relazione come luogo di individuazione” di Sonia Cortopassi, psichiatra, psicoterapeuta ed ideatrice di Mèlosmente (ore 18) e quella del filosofo, saggista e psicanalista Umberto Galimberti “L’io e il noi: il primato della relazione” (ore 18.30).

Alle ore 21, dopo l’aperitivo inaugurale con i prodotti dell’azienda agricola L’Orto del Nonno di Piano di Mommio, si terrà il concerto del Coro Etnico Agorà, un coro femminile di canti etnici e popolari diretto da Daniela Dolce, per creare una realtà multiculturale integrata attraverso la musica del mondo.

SABATO 16 SETTEMBRE
Dopo il prologo del giovedì il Festival entra nel vivo sabato 16 settembre con un programma intenso. Una giornata ricca di appuntamenti, dalle 9,30 alle 20: conferenze, laboratori, musica, fotografia, attività per grandi e piccini ad ingresso gratuito. Andrea Grazzini inaugurerà la giornata parlando di relazioni nell’era del virtuale. Poi Tommaso Greco e Gian Paolo Del Bianco spiegheranno come abitare le relazioni secondo giustizia e spiritualità, mentre Francesca Lemmi affronterà il tema della relazione di coppia oggi, fra trasformazioni sociali e nuovi adattamenti. Il tema denso e decisivo delle relazioni in adolescenza sarà affrontato da Gustavo Pietropolli Charmet e Elena Buday, due psicoterapeuti dell’Istituto Minotauro di Milano, il centro italiano più importante per le tematiche dell’adolescenza. L’antropologo Francesco Remotti ci spiegherà che quello che consideriamo individuo è in realtà un con-dividuo, ovvero l’esito di relazioni in continuo divenire. Sara Costanzo ci farà riflettere su come restituire anima nei luoghi dell’educazione. Marco Rovelli metterà a tema il disagio nella società degli individui, spiegandoci che le forme di disagio più diffuse oggi sono espressione di questa società della prestazione e della performance, della competizione e della rivalità, del narcisismo e della vergogna.

E poi ci saranno i ragazzi: ascolteremo infatti la voce degli studenti del Liceo Chini Michelangelo, dell’IC Motto e della scuola elementare Don Sirio Politi e quella di gruppi di scout di Viareggio e Camaiore. Nel pomeriggio ci sarà anche la premiazione del concorso fotografico dal titolo “ReLazioni. Manifesto dei Gesti Puri”. Nel Parco della Musica si avvicenderanno fin dalla prima mattina attività esperienziali e laboratori: lo yoga con Lucia Lazzeri, la camminata metabolica di Norma Pizzi, “Chi porta il colore” con la cooperativa C.Re.A. per i più piccoli, le attività “Fare arte insieme ci fa bene” di Elena Bacigalupi dell’associazione RecuperArti, la caccia al tesoro organizzata dall’associazione Amici della Terra e la Voce degli Alberi, e uno spazio per stare in relazione con i libri insieme ai lettori volontari di Nati per leggere Versilia.

Chiuderà l’intensa carrellata lo spettacolo di Mariangela Gualtieri, una delle voci più importanti della poesia italiana, fondatrice del Teatro della Valdoca, con il suo spettacolo “Il quotidiano innamoramento”.

DOMENICA 17 SETTEMBRE
Non meno interessante l’ultima giornata, domenica 17 settembre i cui appuntamenti
prenderanno il via alle 8.30 per concludersi alle ore 20.

Ad inaugurare questa giornata il confronto tra Davide Cova e Don Luigi Sonnenfeld sulla relazione col trascendente. La biologa Manuela Monti illustrerà il concetto di condividuo in biologia. Peppe Dell’Acqua, psichiatra, ex collaboratore di Franco Basaglia, illustrerà come la critica al positivismo scientifico abbia favorito la relazione con l’altro e la pratica della cura.

Lo psicologo e scienziato cognitivo Ugo Morelli con “La natura relazionale della mente” ci spiegherà che la mente è incarnata, emerge nelle relazioni, è emanata da esse ed estesa agli altri e al mondo. Di relazione ferita parleranno Lea Melandri, scrittrice ed esponente storica del movimento femminista e lo psicoterapeuta Claudio Billi. Valerio Capraro, scienziato sociale, ci spiegherà come gran parte dei conflitti umani siano in ultima analisi conflitti morali tra visioni diverse tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Lelia Pisani proporrà il confronto tra diverse visioni del mondo. Roberto Marchesini, filosofo ed etologo, approfondirà il tema della relazione con gli animali, una relazione speciale capace di apportare nuovi contenuti all’immaginario proprio grazie al mix di somiglianza e differenza che l’eterospecifico reca nella relazione. Il musicista e musicoterapeuta Ferdinando Suvini analizzerà le differenze che caratterizzano il suono, la musica e il linguaggio verbale con esempi e ascolti.

In cartellone della terza giornata del Festival ben tre interventi di pedagogisti sulla relazione educativa: “Il coraggio di educare: come affrontare le sfide educative dei bambini e dei ragazzi” di Daniele Novara, specializzato nella gestione dei conflitti con il metodo maieutico; la relazione tra personale educativo e famiglie approfondita da Maurizio Parente e l’importanza del suono delle relazioni attraverso il linguaggio e l’empatia, come spinta vitale ad esistere e a crescere proposto da Farnaz Farahi. Il dirigente scolastico Carlo Bertolozzi proporrà una lettura della Carta Costituzionale con proposte didattico-educative.

Interverranno poi due medici che operano nel nostro territorio: il dermatologo Gian Marco Vezzoni illustrerà come la pelle si fa terra di confine e di connessione tra noi e gli altri e il chirurgo oncologo Duilio Francesconi svilupperà il tema della relazione profonda tra ambiente e salute, ancora troppo spesso trascurata. Annalisa Maggiani presenterà una conferenza-laboratorio spiegando come nella Danza-Movimento terapia si possano vivere momenti di profondo scambio attraverso la tecnica del rispecchiamento, di cui si potrà fare
esperienza nel laboratorio.

E poi ci saranno tante attività all’aperto, nel Parco della Musica: yoga per adulti e bambini rispettivamente con Lucia Lazzeri e Tiziana Amato Deserpis. I bambini potranno esercitarsi a riconoscere il linguaggio animale attraverso l’incontro con un alpaca e stare in relazione con i libri di Nati per Leggere. Con il laboratorio “InContriAmoCi” condotto dalla psicoterapeuta Alessia Biagi bambini e ragazzi potranno riconoscere e contattare le emozioni che circolano con la relazione con l’altro. Chiara Sale, musicista e musicoterapeuta, proporrà “Canta con Amor”, un cerchio di voci che intoneranno mantra, kirtans e medicine songs. E altri ancora: Milene Mucci condurrà un laboratorio di scrittura con Metodo Caviardage®, la biologa nutrizionista Ilaria Cecconi quello dal titolo “Mi riconosci? Attiva i tuoi sensi” e l’architetto e counselor Cristina Giuntoli “RintracciAmoci“.

Non mancheranno due spettacoli: il monologo della psicoterapeuta e attrice Chiara Gistri “Mai più” sulla violenza sulle donne e il Concerto d’amore di Marco Rovelli, Paolo Monti e Paola Rovai che chiuderà il Festival con canti d’amore della tradizione popolare italiana, “perché l’amore è relazione. Perché solo un individuo consapevole è generatore di una società sana, evoluta e armoniosa, dove gli individui possano imparare a conoscere ed esprimere la propria musica interiore in sintonia con gli altri, come gli strumenti di un’orchestra. Per creare una comunità dove l’individuo non sia isolato e lasciato a sé stesso, ma parte di un tutto, uniti nella collaborazione e nel rispetto reciproco”.

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