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Comune di Viareggio
venerdì, Novembre 22, 2024

Il Serd di Viareggio partecipa alla campagna di sicurezza stradale “E…state con noi”. Lezioni in Passeggiata    

C’è anche Viareggio tra le città in cui si fermerà il pullman azzurro, l’aula didattica itinerante della Polizia di Stato per la campagna sulla sicurezza stradale organizzata in varie regioni d’Italia. Oggi (venerdì 14 luglio) e domani, sabato 15 luglio, lungo la Passeggiata in viale Guglielmo Marconi la polizia stradale utilizza infatti questo mezzo per insegnare i comportamenti corretti alla guida.

Nel 2023  a Viareggio la campagna sulla sicurezza stradale “E…state con noi” della Polizia stradale vede il coinvolgimento anche del Servizio per le dipendenze (Serd) di Viareggio dell’Azienda USL Toscana nord ovest e dell’ACI di Lucca, nell’ambito delle iniziative di prevenzione del Forum delle Dipendenze, organismo coordinato dalla Prefettura di Lucca, di cui fanno parte le Forze di Polizia, i Comuni, l’Azienda USL Toscana nord ovest, l’Ufficio scolastico territoriale  e tutti gli enti che a vario titolo si occupano di prevenzione dell’uso di sostanze psicoattive e di promozione di stili di vita sani, soprattutto tra i giovani.

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L’iniziativa rappresenta anche l’occasione per provare un simulatore di guida, testare i propri riflessi nel percorso che riproduce gli effetti della guida in stato di ebrezza e altre attività interattive.

Non solo. La sosta del pullman azzurro consente al personale della Polizia di Stato, del Serd e dell’ACI di sensibilizzare, soprattutto i giovani, sulle corrette condotte da tenere sulla strada, fornendo ogni utile informazione sulle conseguenze amministrative e penali della  guida in condizioni psicofisiche alterate da assunzione di droghe e alcol e sugli effetti dannosi per la salute.

Le attività sono state condivise nell’ambito del Piano per la sicurezza durante la stagione estiva, con l’intento di prevenire gli incidenti stradali e per garantire a tutti, residenti e turisti, adeguati livelli di sicurezza durante le vacanze.

“Osservando il fenomeno degli scontri sulla strada nei quali sono coinvolti mezzi meccanici (camion, auto, moto, biciclette, monopattini e via dicendo) – evidenzia il responsabile del Servizio dipendenze Asl per l’ambito territoriale Viareggio Guido Intaschi – appare sempre più opportuno parlare, più che di “incidenti stradali”, di “violenza stradale”, espressione che rende meglio l’idea di ciò che accade, che non è imprevedibile e frutto della fatalità ma conseguenza di comportamenti sbagliati come alta velocità, guida sotto l’effetto di alcol o droghe, distrazione da uso di smartphone e altre violazioni della condotta sulla strada che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, uccidono ogni anno nel mondo un milione e trecentomila persone (in Italia oltre 3mila morti l’anno) e ne feriscono centinaia di milioni.  Sempre l’OMS sottolinea inoltre che la “violenza stradale” è la prima causa di morte per bambini e giovani dai 5 ai 29 anni nel mondo e rappresenta la più grande tragedia in assoluto, avendo causato più morti e feriti di qualsiasi guerra avvenuta sul nostro pianeta.

La “violenza stradale” è un problema grave e rilevante sia da un punto di vista etico-morale che economico (costo stimato di quasi 2 punti percentuali del PIL italiano): interessa tutti e ha bisogno proprio di una rivoluzione culturale, a partire dalla narrazione sbagliata. Ogni cittadino deve fare la propria parte per cambiare la mentalità e l’atteggiamento delle persone alla guida e solo lavorando tutti insieme in questa direzione con un approccio intersettoriale, anche fra le varie istituzioni coinvolte, potrà avvenire il necessario cambiamento”.

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