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giovedì, Marzo 28, 2024

Lago di Massaciuccoli, il Consorzio di Bonifica ripristinerà le arginature. Un intervento di oltre un milione di euro

A seguito dell’ultima ordinanza commissariale della Regione Toscana, il Consorzio è stato individuato come ente attuatore di alcuni importanti interventi inerenti la difesa del suolo, tra cui l’intervento di ripristino e regolarizzazione delle arginature circondariali del Lago di Massaciuccoli, per il quale sono stati stanziati 1.469.561,91 euro. Un’ulteriore dimostrazione di come l’ente consortile si ponga in prima linea nell’esecuzione di interventi a beneficio del territorio.

Nel dettaglio, il progetto preparato dal Consorzio 1 Toscana Nord riguarda ben 16 chilometri di arginature che difendono un territorio densamente abitato, disposto a quote sotto del medio livello del mare. Per lunghe tratte, queste arginature sono fondate su terreni con scadenti caratteristiche geotecniche, caratterizzati infatti da elevate percentuali di torba che, a causa del peso gravante su di essa, rifluisce lateralmente generando locali abbassamenti degli argini. 

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La diminuzione delle quote arginali genera una riduzione delle capacità di invaso del lago con conseguenti possibili rischiose esondazioni con il conseguente allagamento di vaste zone sottese. La costante opera di monitoraggio e sorveglianza effettuata dal Consorzio, inoltre, ha portato alla luce pericolosi fenomeni di filtrazione che interessano lunghi tratti delle arginature.

“Stiamo recuperando i pareri ambientali per rendere il progetto cantierabile e poi procederemo con i lavori – ha commentato il presidente Ismaele Ridolfi – . I rilievi da noi effettuati hanno evidenziato che lunghe tratte delle arginature non raggiungono la quota di 1.20 metri sopra del livello del mare, stabilita come quota di riferimento dall’Autorità di Distretto Appennino Settentrionale. Altre tratte, pur essendo prossime a questa quota, presentano invece sezioni trasversali con evidenti scoscendimenti e parziali lesioni superficiali sia del corpo arginale principale che della banchina. La presenza di questi bassi arginali comporta un aumento del rischio di pericolose rotture arginali per tracimazione con conseguenti allagamenti di vasti territori. Per evitare tali problematiche – conclude Ridolfi – il Consorzio è purtroppo costretto ad intervenire molto spesso in somma urgenza, come accaduto anche di recente durante l’evento pluviometrico del dicembre 2020, che ha portato il lago a quote prossime a +0.47 metri sopra il livello del mare”.

Gli interventi

Sulla base delle esperienze degli anni passati e sulla base delle risultanze del rilievo eseguito, risultano necessarie differenti tipologie di interventi.

In primis, il ricarico delle teste arginali per riportare le stesse alla già citata quota di sicurezza arginale. In questo caso sono previsti riporti di terreno da porre in opera dopo lo sfalcio e scotico superficiale. Dove è stato dove possibile, è stata prevista una larghezza arginale di 3 metri, in testa, per garantire il passaggio in sicurezza delle macchine operatrici del Consorzio, in modo che possano effettuare le ordinarie manutenzioni. I lavori di ricarico termineranno con la semina a spaglio e con la messa in opera di biostuoia in fibre naturali. Nei tratti dove risultano più evidenti fenomeni di filtrazioni saranno invece realizzati setti antifiltrazione con palancole in Pvc alti 6 metri.

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