Riceviamo e pubblichiamo un intervento della portavoce della Conferenza Donne Democratiche della Versilia, Chiara Sacchetti, nel quale viene espresso appoggio alle proteste contro i tagli delle classi per il prossimo anno scolastico.
Dalla discussione dell’ultima riunione della Conferenza Donne Democratiche versiliesi è emersa una grande preoccupazione per le questioni che riguardano la scuola. Il taglio delle classi previsto per il prossimo anno scolastico in base ad astrusi coefficienti numerici e nell’unica ottica del risparmio scontenta le famiglie e fa inevitabilmente peggiorare la qualità della scuola, così come la sua percezione sociale.
E’ stata presa come esempio l’abolizione di una classe di scuola materna a Querceta sud, che produrrebbe un automatico innalzamento fino a 28 bambini per classe con un bimbo H. Ciò appare ancora più assurdo in una scuola ristrutturata con spazi del tutto adeguati per ospitare le tre sezioni attuali e attuare una didattica veramente inclusiva. E’ stato coinvolto persino l’on. Marco Simiani del Pd che ha prodotto un’interrogazione, ma ad oggi non ci sono risposte positive.
Lo stesso vale per tutti i tagli alle scuole primarie, medie e superiori e spesso concentrati in zone dove la scuola è un centro di vita e di aggregazione del territorio stesso. Come si può fare la lotta alla dispersione scolastica, ad esempio, che viene sbandierata anche a livello ministeriale, con lo smantellamento di classi di scuola superiore, magari già funzionanti come piccole comunità educative, che viene sistematicamente fatto ogni anno per ‘far tornare’ i numeri complessivi?
Altro tema su cui discutere è l’alternanza scuola-lavoro non solo per la sicurezza degli alunni che ha portato anche ad esiti tragici, ma proprio come organizzazione complessiva, oppure quello dell’utilizzo delle risorse del Pnrr. Per queste tematiche e molto altro che riguarda il mondo della scuola le donne democratiche della Versilia stanno organizzando un incontro con l’assessora regionale Alessandra Nardini per sviscerare le problematiche e cercare insieme possibili margini di intervento.
Tirare sempre in ballo la funzione della scuola quando si parla di sensibilizzare le giovani generazioni a qualsiasi tematica e poi non avere nessuna attenzione ai più elementari principi pedagogici ci sembra un vero nonsense.
