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giovedì, Marzo 28, 2024

Sos per salvare il fratino, a rischio di estinzione. Il Parco indica un decalogo di regole da seguire in spiaggia

Con l’arrivo della primavera le spiagge iniziano ad animarsi, e tra i frequentatori dei lidi del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli c’è n’è uno che proprio in questi mesi si fa più assiduo: il fratino. Come si legge sul sito internet dell’Ente, Si tratta di un piccolo uccellino, nome scientifico Charadrius alexandrinus, che si muove sulla sabbia mimetizzandosi grazie al piumaggio color ocra, marroncino e bianco. La delicatezza della sua riproduzione ne fa una specie da salvaguardare: nidifica in questo periodo nella fascia tra le dune e il bagnasciuga, per proteggersi sia delle maree sia da possibili predatori che potrebbero sfruttare gli arbusti della macchia mediterranea per nascondersi e tendere agguati. Un team di esperti del Centro Ornitologico Toscano guidato dal professor Puglisi monitora la situazione, insieme con le Guardie del Parco ed i volontari delle associazioni ambientaliste convenzionate.

Proprio in questi giorni sul sito del Parco è stata pubblicata una nuova pagina con tutte le informazioni

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Così il Parco spiega il problema della tutela del fratino. “Di piccole dimensioni (15 cm di lunghezza e 30-60 g di peso), vive sulle spiagge e depone le sue uova – quasi sempre tre – in una buchetta scavata sulla sabbia. Il nido è posto nella fascia interna della spiaggia, a 20-40 metri dalla riva del mare, dove un po’ di materiale spiaggiato e una rada vegetazione dunale, consentono ai fratini di mimetizzarsi e controllare se si avvicinano eventuali pericoli. Dopo circa un mese di incubazione nascono i pulcini, che già a poche ore dalla nascita sono in grado di allontanarsi dal nido, cui non faranno più ritorno. Per altre quattro settimane seguiranno i genitori che cercheranno di vegliare sulla loro incolumità e li porteranno in zone ricche di cibo, provvedendo a scaldarli, se necessario, accogliendoli tra le proprie piume. Nel corso dell’anno i fratini possono nidificare più volte, tra aprile e agosto. Il mimetismo e l’elusività di uova, pulcini e adulti sono le loro armi per sopravvivere in un ambiente così aperto, dove anche in condizioni naturali devono fronteggiare numerosi predatori, ma non tutelano i fratini dalla trasformazione delle spiagge e dal disturbo causati dall’uomo, oltre che dall’erosione dei litorali”.

Un fratino mimetizzato sulla spiaggia (foto di Luca Puglisi del Centro Ornitologico Toscano, tratta dal sito del Parco)

I litorali del Parco sono una delle ultime tre zone dove il fratino si è riprodotto regolarmente in Toscana negli ultimi anni. I tratti di spiaggia dove nidifica sono però limitati ai litorali più settentrionali. Negli ultimi 10 anni il numero di coppie presenti nel Parco è variato tra 1 e 15 anche se solitamente ce ne sono tra 2 e 5. Le nidificazioni avvengono sulla spiaggia della Lecciona, a Marina di Vecchiano e nel tratto più settentrionale della Tenuta di San Rossore. Durante il lockdown, due nidificazioni sono avvenute in spiagge in concessione a stabilimenti balneari di Viareggio e Vecchiano. In tutto il Parco, però, il successo riproduttivo del fratino è molto basso per una serie di motivi. La spiaggia della Lecciona, molto frequentata durante tutto l’anno da tantissime persone, molto spesso con cani lasciati liberi, ospita pochi tentativi di nidificazione (0-2 per anno) e solo nel 2018 un pulcino è riuscito a giungere all’involo: in tutti gli altri casi i pochi nidi sono andati persi prima che le uova si schiudessero.

Un nido mimetizzato sulla spiaggia (foto di Luca Puglisi del Centro Ornitologico Toscano, tratta dal sito del Parco)

Per proteggere il fratino fondamentale è la collaborazione di tutti. Ecco alcuni semplici accorgimenti che vengono raccomandati dal Parco: quando andiamo in spiaggia usiamo i sentieri ufficiali indicati e già battuti, che permettono di raggiungere la riva senza calpestare le zone di nidificazione; stendiamo gli asciugamani vicino al bagnasciuga o al massimo entro 30 metri dal mare; non spostiamo i legnetti e gli altri elementi naturali perché sono protezioni per il fratino e in generale sono tra i fattori che permettono la formazione dell’ecosistema dunale. E, ovviamente, teniamo pulita la spiaggia ed evitiamo che gli animali da compagnia si avventurino lontano, tenendoli al guinzaglio perché la loro curiosità non li spinga a disturbare la fauna.

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