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venerdì, Aprile 26, 2024

Strage: 13 condanne e tre assoluzioni. 5 anni a Moretti, tensione in aula per le scuse ai familiari delle vittime

Il giorno dopo il 13° anniversario della strage ferroviaria di Viareggio è arrivata la sentenza del processo di appello bis. Il nuovo appello era stato disposto dalla Corte di Cassazione che aveva annullato con rinvio la sentenza di secondo grado per 16 imputati, tra i quali gli ex vertici delle Ferrovie, dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci. Per tutti l’accusa era di disastro ferroviario per l’incidente avvenuto la notte del 29 giugno 2009, con il deragliamento e poi l’esplosione del treno carico di Gpl che causò la morte di 32 persone, ma la Suprema Corte aveva escluso l’aggravante sulle norme di sicurezza, non riconoscendo il disastro ferroviario come incidente sul lavoro; di conseguenza era scattata la prescrizione per questo reato.

Nel pomeriggio la Corte d’Appello di Firenze ha condannato Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e di Rete Ferroviaria Italiana, a 5 anni di reclusione per disastro ferroviario colposo, incendio e lesioni colpose, a fronte di una richiesta dell’accusa di 6 anni e 9 mesi; per lui, quindi, uno sconto di pena di due anni dato che nel primo processo d’appello gli era stata inflitta una pena di 7 anni. Moretti aveva annunciato l’intenzione di chiedere la prescrizione per l’accusa di omicidio, e quindi i giudici fiorentini hanno dichiarato estinto tale reato, oltre ad escludere la colpa dell’omessa disposizione della riduzione della velocità dei convogli merci.

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Per quanto riguarda gli altri imputati, Michele Mario Elia (successore di Moretti alla guida di Rfi) e Vincenzo Soprano (ex ad di Trenitalia) sono stati condannati a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni: per il primo l’accusa aveva chiesto 5 anni e 9 mesi, per l’altro 5 anni e 6 mesi. Condannati anche quasi tutti gli imputati austriaci e tedeschi: Rainer Kogelheide (ad di Gatx Rail Germania) e Peter Linoswki (responsabile della manutenzione) a 6 anni; Johannes Mansbart (ad di Gatx Rail Austria) a 5 anni e 4 mesi; Roman Mayer (responsabile manutenzione Gatx Austria) a 5 anni, 6  mesi e 20 giorni; Helmut Brodel (responsabile officina Jugenthal) a 4 anni, 5 mesi e 20 giorni; Uwe Kriebel (operatore di sala alla Jugenthal) a 4 anni e 5 mesi; Andrea Schroter (tecnico di Jugenthal) a 4 anni e 8 mesi.

Tre gli imputati assolti: Joachim Lehmann (supervisore e responsabile esami della Jungenthal), Francesco Favo (certificatore per la sicurezza di Rfi); Emilio Maestrini (responsabile dell’unità produttiva direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema di Trenitalia). Per il primo era stata chiesta una condanna a 6  anni e 9 mesi; per il secondo a 3 anni e 9 mesi; per l’ultimo a 3 anni e 8 mesi. In tutti i casi le condanne sono state inferiori alle richieste della Procura e, prima di diventare definitive, dovranno passare al vaglio della Corte di Cassazione.

Stamattina, nell’ultima udienza, erano presenti in aula alcuni imputati, tra i quali Mauro Moretti (che però non ha assistito alla lettura della sentenza) e Michele Mario Elia, un gruppo di familiari delle vittime e l’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli (la Regione è parte civile). Alcune parti civili e alcune delle difese degli imputati hanno depositato memorie mentre il sostituto procuratore generale di Firenze Sergio Affronte ha rinunciato a replicare alle difese. Moretti ha anche chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee. I familiari delle vittime hanno rumoreggiato e protestato, soprattutto quando si è rivolto direttamente a loro: “Durante questi anni sono stato più volte sollecitato a rilasciare dichiarazioni a mia difesa o invitato a reagire alle critiche, censure, spesse volte ingiurie di cui sono stato oggetto – ha detto Moretti – . Non l’ho fatto per rispetto alla giustizia e ai suoi rappresentanti. Non l’ho fatto, anche per rispetto alle famiglie delle vittime. Mi sono state attribuite frasi e comportamenti non rispettosi del vostro dolore. Sento il dovere di dire che, se comunque, la rappresentazione di quelle frasi e quei comportamenti hanno causato in voi dolore e risentimento, non c’era nessuna intenzione da parte mia di suscitarli. E perciò vi chiedo scusa“.

Di fronte alle proteste il presidente del collegio di Corte d’Appello, Angelo Grieco, ha richiamato tutti all’ordine. I familiari delle vittime si sono però seduti voltando le spalle ai giudici: il presidente Grieco ha quindi chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per far mantenere il rispetto che si deve alla Corte, e così i familiari sono tornati a sedersi normalmente. Il manager ha ripreso la parola difendendo il proprio operato e respingendo le accuse, in particolare le ricostruzioni processuali che gli attribuiscono responsabilità su presunti contenimenti dei costi col mancato rinnovo del parco carri. Ha concluso sostenendo che contro di lui “non ci sono prove, solo illazioni”.

“A differenza di quello che si pensava di ascoltare in un’aula di tribunale, Moretti ci ha illustrato come si tiene un consiglio di amministrazione delle Ferrovie – ha detto Marco Piagentini, presidente dell’associazione ‘Il Mondo che Vorrei’, in un video diffuso prima della sentenza – : ha parlato di numeri, di statistiche che hanno poco a che fare”. Inoltre, quando “ha citato le vittime e le loro famiglie, ha fatto indignare noi familiari perché non può citare i familiari delle vittime dopo 13 anni, questo è vergognoso“. Infine, “ha confermato che lui è responsabile della sicurezza in ferrovia, proprio come dicono i nostri avvocati da 12 anni. Ha anche detto che lui ha avuto la disponibilità economica più grande in Ferrovie e che lui ha fatto molto per la sicurezza ferroviaria. Allora come è possibile che con tutte le procedure, tutti i soldi che hanno messo in sicurezza, a Viareggio sia transitato un treno come una bomba?”.

Fonte e maggiori informazioni su https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/06/30/strage-di-viareggio-sconto-di-pena-a-mauro-moretti-nellappello-bis-lex-ad-di-fs-condannato-a-cinque-anni-per-disastro-ferroviario-colposo/6645143/

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