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venerdì, Novembre 22, 2024

Studi sulla fauna: il Parco entra in un progetto europeo. Il suo modello di gestione fa scuola ed è al centro di un convegno

Due importanti eventi a livello non solo nazionale hanno per protagonista il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

Come si legge sul suo sito Internet, l’area protetta è al centro del progetto EnetWild. Infatti, da alcuni giorni, il Parco è entrato a far parte di una rete internazionale di zone di studio connesse al progetto ‘European Observatory of Wildlife”, volto ad indagare con approccio scientifico le popolazioni di mammiferi presenti ed il loro stato di salute in tutto il territorio europeo. Per quattro mesi sarà testato un innovativo sistema di controllo e reperimento dati tramite fototrappole. Alle operazioni prenderanno parte i dottori Marco Del Frate e Paolo Bongi, afferenti al gruppo di ricerca guidato dal professor Marco Apollonio, che da anni si occupano di grandi mammiferi nel Parco, coadiuvati dall’aiuto di operatori esperti nel settore come il dottor Guerrasio dell’Università di Sassari.

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Sono 28 i paesi europei coinvolti e il Parco “è una delle tre aree studio in Italia, l’unica a rappresentare un habitat  mediterraneo con le sue coste, le foreste e le aree umide – spiega l’Ente – . Lupi e daini, volpi e martore, istrici e tassi: sarà creata una mappa digitale della distribuzione degli animali monitorati e per la prima volta saranno a disposizione stime comparabili a livello europeo, con informazioni cruciali sulle variabili che influenzano la densità e la dislocazione delle specie e sulle metodologie gestionali più efficaci. L’analisi consentirà di confrontare decine di diversi ecosistemi nel continente e di comprendere quali sono gli elementi che influiscono sulla diversa collocazione delle specie, sul numero degli esemplari e sulla loro salute”.

Il Parco è stato scelto sia per le sue caratteristiche naturali uniche, un ambiente con habitat estremamente eterogeneo e molto vicino a zone di interesse turistico e culturale, sia perché da 40 anni ha sviluppato una notevole esperienza nel campo del monitoraggio. “Un’iniziativa – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani – che conferma ancora una volta come il nostro Parco sia importante e conosciuto a livello internazionale, anche nel mondo scientifico”.

L’altro evento è il convegno a carattere nazionale in programma il 29 settembre nella Villa di San Rossore (inizio alle 9,30) sul tema “Viviamo le aree protette da protagonisti”. “L’iniziativa – spiega l’Ente – ha lo scopo di presentare le buone pratiche e innovazioni tecnologiche e cittadinanza attiva-ecosistema digitale sviluppata nel Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli per essere replicata sul territorio nazionale. Dalla gestione di campagne di pulizia di rifiuti abbandonati, segnalazione specie invasive, programmi di forestazione e compensazione generando valore, sostenibilità, innovazione tecnologica e processo, ma anche modello per collegare sinergicamente i vari soggetti della filiera”.

Si tratta di “Un modello di partecipazione attiva nel supporto alla gestione dei Parchi e aree protette come bene comune, polmone verde da valorizzare, salvaguardare, ripristinare e migliorare la biodiversità dei territori – prosegue il Parco sul proprio sito Internet – . La proposta di come costruire una filiera partecipativa ed un sistema per gestire le segnalazioni di problematiche ambientali e delle specie invasive all’interno delle aree protette, lo scambio dei dati con le piattaforme IT di Comuni e comunità territoriali per uno sviluppo sostenibile segnando 4 goals dell’Agenda 2030. Applicazioni e coinvolgimenti tra gli attori della filiera, dalle associazioni ambientaliste al mondo della ricerca, le istituzioni e il mondo delle imprese per una nuova visione e modalità di crescita sostenibile e partecipativa pensando ad una sistema – rete in grado di produrre piante in maniera sostenibile, in grado di individuare specie varietali con maggior capacità di assorbimento di CO2, e di una gamma di agenti inquinanti dalle matrici acqua, aria e suolo nel rispetto e valorizzazioni delle biodiversità nazionali”.

A fine evento, grazie al supporto della Giorgio Tesi Group, saranno consegnati 10 sistemi di mappatura digitale maydayEarth ai Parchi Italiani per rendere operativo l’ecosistema digitale nazionale e le sue interazioni.

Per informazioni consultare la locandina o il sito Internet del Parco.

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