Riceviamo e pubblichiamo un intervento del Direttivo di Italia Nostra Versilia sulla questione della scelta della sede del Teatro Comunale di Viareggio.
Finalmente, dopo anni, si riapre il dibattito sulla scelta del futuro Teatro Comunale di Viareggio. Italia Nostra, come associazione, ha tra le priorità la conservazione del patrimonio storico-architettonico; e quanto trapela da notizie di stampa e discussione in città ci porta a pensare che si stia percorrendo una strada errata.
Porre l’alternativa tra Eden e Politeama, come teatro, resta per noi incomprensibile, a meno che perizie ingegneristiche accurate non documentino la possibilità di un paragone in termini di costi-benefici.
Fino ad allora, dalle informazioni in nostro possesso, non risulta esserci possibilità di equiparazione: il Teatro Eden, negli ultimi anni solo Cinema, seppur importantissimo, non risulterebbe avere i requisiti di completezza, né quanto a palcoscenico e servizi retrostanti né in base alle norme antincendio, antinfortunistiche, antisismiche. Ricordiamo l’art. 15, comma 3 del D. Lgs. 81/2008 sulla riduzione minima dei rischi; e ricordiamo la difficoltà di montare, all’Eden, ponteggi e quindi carichi sospesi, essendovi, per le informazioni di cui disponiamo, una profondità e un’altezza insufficienti.
Inoltre come determinato dalla Circolare Ministero dell’Interno n.16/1951, poi ripresa dalla Circolare n. 12/1963, i “locali devono essere isolati da altri edifici, mediante interposizione di strade o piazze pubbliche, o, eccezionalmente, anche di ampi cortili a cielo scoperto o vie private, per non meno (…) di un terzo del perimetro totale per i teatri sino a 1.000 posti”. Sempre la succitata Circolare, all’ Art.22, stabilisce che le “strutture (muri, solai, ecc.) di separazione dei locali da altri edifici o ambienti, devono essere a tagliafuoco”. Oltre a queste evidenti motivazioni, sussistono molte altre problematiche che non parrebbero risolubili, come l’assenza di un sipario di sicurezza in linea con la L 81/2008 (Norme sulla sicurezza dei lavoratori) e l’impossibilità di avere uscite di sicurezza a norma a causa di evidenti limiti perimetrali.
Per motivi di sintesi omettiamo tutta una serie di considerazioni tecniche che farebbero risultare troppo dispersiva la nostra valutazione. Inoltre risulterebbe complicato montare scenografie non essendovi passaggio nella retrostante via Gustavo Modena.
L’Eden giustamente può e deve rientrare nel piano di valorizzazione del patrimonio del Comune, ma purtroppo, salvo smentite, non può essere un teatro a tutto tondo: casomai una sala di proiezioni e certamente anche una sala conferenze o per spettacoli di modesta entità .
Al contrario il Politeama, con i suoi 840 posti, la semplicità con cui si possono realizzare le messe a norma, la sua apertura su tutti i lati e conseguente facilità di organizzazione del cantiere, rappresenta il Must in tutta l’area geografica provinciale e interprovinciale: una risorsa importante per il rilancio culturale di Viareggio, senza contare la possibilità di realizzare, in sinergia con la Fondazione Pucciniana, una stagione operistica invernale, quindi volano per il turismo e le imprese viareggine.
Lo studio effettuato da CityO resta un valido contributo ma vorremmo che fosse confrontato con altre perizie e studi ingegneristici.
Riteniamo, in conclusione, che percorrere la strada dell’attuale Cinema Eden come teatro sia disfunzionale: una più logica e importante scelta, a nostro avviso, dovrebbe ricadere sul Politeama, attualmente ancora in abbandono.