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venerdì, Novembre 22, 2024

“Troppi cambi di docenti di sostegno”. Alunni con disabilità, FdI chiede di garantire la continuità del diritto allo studio

“Troppi cambi di insegnanti di sostegno nelle scuole della Versilia: Fratelli d’Italia si batterà in tutte le sedi istituzionali di competenza affinché sia garantita continuità”. L’impegno è espresso da Chiara Benedusi, responsabile provinciale del Dipartimento disabilità. 

“La legge n. 107/2015 della cosiddetta ‘Buona Scuola’ – afferma Benedusi – afferma  il principio di ‘garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l’intero ordine o grado di istruzione’. Il problema della continuità didattica dell’insegnante di sostegno è molto sentito, dato che, la figura di questo insegnante deve contribuire alla formazione e alla maturazione del ragazzo con un approccio umanistico e una certa empatia, ma purtroppo in Versilia si verifica il continuo cambiamento dell’insegnante di sostegno e dell’educatore, (con le ovvie ricadute in termini di regressione delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dal bambino) e viene compromessa l’omogeneità e la continuità dell’intervento individuale in favore del soggetto disabile”.

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“Le attività integrative di valenza socio educativa – prosegue – devono essere prestate con modalità idonee a realizzare lo sviluppo della personalità dell’alunno e a garantire la presenza stabile di un educatore che segua costantemente l’alunno con disabilità nel processo di integrazione. In concreto, ciò significa che l’Ente Locale deve garantire negli anni la nomina dello stesso assistente per l’autonomia o la comunicazione, quindi è assolutamente confermato che il diritto alla continuità didattica del sostegno e, quindi, alla qualità dello studio, prevale sul rispetto delle graduatorie”.

“Se è difficile apprendere positivamente per chi è in condizioni di normalità quando le figure di riferimento cambiano in continuazione – conclude Benedusi – , è ancor più urgente riflettere sulle conseguenze che questo effetto produce sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali, che come sappiamo richiedono un impegno maggiore, insieme a una serie di attenzioni personalizzate e condivise”.

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