Cinque incendi in poche ore in Versilia. E’ un’estate da dimenticare con 195 ettari andati in fumo e più del doppio degli incendi (+126%) nel solo mese di giugno in Toscana.
La situazione di siccità grave che interessa il 90% del territorio regionale secondo l’Anbi Nazionale unita all’assenza di piogge, alle temperature record e al vento hanno favorito il divampare dei roghi in tutta la regione dove si sono contati 68 incendi nel mese di giugno ed il maggior numero di ettari bruciati dal 2010.
Era andata peggio nel 2017, altra annata di siccità straordinaria, con 88 eventi ma con 177 ettari coinvolti. A dirlo è Coldiretti Lucca in riferimento agli incendi che in poche ore si sono sviluppati in Versilia tra Viareggio, Camaiore e sulle colline di Massarosa dove sono ancora in azione elicotteri, canadair e le squadre del servizio antincendio.
Negli scorsi giorni roghi erano stati domati anche nella Lucchesia. “Nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi con danni incalcolabili su ambiente, patrimonio boschivo e biodiversità. – spiega il Presidente di Coldiretti, Andrea Elmi – Ci sono poi molti terreni e boschi abbandonati che, per effetto della chiusura delle aziende agricole, si trovano ora senza la presenza di un agricoltore che possa gestirli. Si tratta di fattori che rappresentano un ulteriore elemento di criticità in queste condizioni. I boschi, a causa dell’incuria e della mancanza di opere di prevenzione e manutenzione, sono diventate giungle”.
Coldiretti ricorda che è in vigore il divieto assoluto di abbruciamenti fino al 31 agosto 2022. E’ infatti vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale. “E’ molto importante rispettare i divieti e fare molta attenzione. – spiega ancora Elmi – Così come è importante segnalare prontamente eventuali focolari con le aziende agricole in prima linea per la prevenzione e la riduzione degli incendi”.
Ogni rogo – sottolinea Coldiretti Lucca – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. Una situazione che aggrava il conto dei danni causati dalla siccità con la mancanza di precipitazioni che in regione – evidenzia Coldiretti Lucca – sono risultate in media addirittura dimezzate rispetto allo scorso anno con la Versilia che ha registrato, nel mese di giugno, secondo il rapporto del Servizio Idrologico della Regione Toscana, un deficit idrico tra il 40% ed il 50% rispetto alla media del periodo 1992-2022.
(La foto generica è una foto pubblica di Fb)