L’Oscar Green di Coldiretti torna a premiare un’azienda agricola della Versilia. Come già pubblicato nei giorni scorsi dal nostro sito, ad interrompere il digiuno che durava dal 2019 – allora la vittoria era andata all’agriblogger contadina di Torre del Lago, Francesca Zambonini – è stato il pastore della Versilia Giacomo Cecconi che con i suoi formaggi del mare si è aggiudicato la sezione “Filiera Corta” del prestigioso premio promosso da Giovani Coldiretti Toscana. La premiazione si è tenuta a Firenze alla presenza della presidente regionale di Coldiretti, Letizia Cesani, del Delegato Nazionale Giovani Impresa Coldiretti, Enrico Parisi e del Delegato regionale, Francesco Panzacchi.
Il percorso imprenditoriale di Giacomo si intreccia profondamente con lo spirito della Versilia. Le sue pecore non “pascolano” tra le alture delle Alpi Apuane o dell’Appennino ma sul mare a due passi dalla mondanità di Forte dei Marmi respirando il profumo del salmastro e dei pini. I suoi formaggi a km zero strizzano l’occhio ai tanti turisti che affollano il litorale ed il suo caseificio è, grazie all’aiuto indispensabile della moglie Teresa, un punto di riferimento per degustazioni guidate e per tantissime scolaresche. Il destino di Giacomo è una storia scritta ai tempi della scuola quando, all’epoca più che un ragazzino, ammirava dalla rete del cortile il bel gregge del casaro Enzo da cui poi imparerà il mestiere. Una passione fulminea tanto che i suoi compagni di classe dell’Istituto Agrario per il suo compleanno, all’età di 17 anni, gli regalarono la sua prima pecora. Dopo l’esperienza a Lajatico, alla Fattoria di Andrea Bocelli, Giacomo è riuscito a chiudere il “cerchio” tornando nella sua Versilia dove sta ripercorrendo le orme del suo mentore. Oggi la sua Fattoria conta circa 180 pecore, maiali, galline e un cavallo ed i suoi formaggi, caciotte, ricotte, yogurt prodotti nel piccolo caseificio aziendale, sono sinonimo di filiera corta, qualità e vendita diretta.
L’azienda di Giacomo è una delle 224 imprese agricole under 35 che stanno spingendo il ricambio generazionale in agricoltura e rafforzando il buon andamento del settore che in provincia di Lucca registra un confortante + 3,2% se prendiamo come periodo di riferimento il 2021 ed il 2022, in controtendenza al quadro regionale (-1,2%). Crescita ancora più sorprendente se andiamo indietro di due anni: + 7,2% di imprese giovanili.
“L’attività agricola è la chiave per scoraggiare la fuga dei miei coetanei dalle campagne – spiega Beatrice Bravi, Delegata Giovani Coldiretti Lucca – , creare occupazione giovanile e nuovi presupposti per un rilancio delle comunità rurali. Un processo che va però accompagnato ad investimenti sui servizi essenziali e sulle infrastrutture digitali perché il mondo, la vendita, la promozione, le relazioni, oggi sono dentro i nostri cellulari e noi dobbiamo essere connessi. Gli altri scogli che rallentano il rinnovamento sono l’accesso al credito e al capitale fondiario. Ogni giorno tocchiamo con mano il desiderio e la volontà di dedicarsi all’agricoltura di tanti ragazzi e ragazze complice anche la ricerca di uno stile di vita scandito dalle stagioni e non più dal cartellino da timbrare o dai target”.
“Il loro contribuito – conclude Bravi – , le loro competenze e la capacità di diversificare sono fondamentali per accelerare il percorso di transizione energetica, ambientale, sociale, economica di cui la nostra Toscana ha bisogno per restare leader a livello mondiale del buon cibo, dell’accoglienza turistica e della bellezza. Molto è stato fatto ma molto c’è da fare per tradurre i progetti che sono ancora sulla carta in imprese”.