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giovedì, Aprile 25, 2024

“Dalìce”, le creature fantastiche di Silver Plachesi ispirate ai mondi di Dalì e di Alice

Sarà inaugurata giovedì 2 giugno alle ore 18, presso la Cappella Marchi nella chiesa della Madonna del Carmine in via Lombardi a Seravezza, la mostra personale “Dalìce” di Silver Plachesi. L’evento nasce nello spazio gestito da Alkedo aps all’interno del progetto Cappella Marchi, con il patrocinio del Comune, della Fondazione Terre Medicee e del Museo Ugo Guidi.

Così gli organizzatori introducono la mostra sulla loro pagina Facebook: “Nel 1865, Lewis Carroll coinvolge bambini e adulti in un suolo, scandito da ‘non sensi’: ‘Alice in Wonderland’ seduce l’immaginario e, nel contempo, coinvolge nella sfera della riflessione. Nel 1969, Salvador Dalì celebra quest’opera letteraria, illustrandola pregevolmente”. Oggi prende forma “Dalìce”, grazie a Silver Plachesi che crea un mondo tra fiaba e surrealismo. “L’autore – prosegue la presentazione – raccoglie, dalla terra dell’abbandono, i corpi accantonati dalla società del consumismo: le sue mani ne frammentano l’anima fisica, polverizzando, quindi, la definizione di oggetto, mentre il genio li sublima, alfine, in ‘creature’ scultoree. ‘Davvero non te lo saprei dire ora. So dirti chi fossi, quando mi son levata questa mattina, ma d’allora credo di essere stata cambiata parecchie volte’.  Questa la risposta della protagonista alla domanda del bruco: ‘Chi sei?’, nel libro ‘Alice nel paese delle meraviglie’. L’autore bergamasco fornisce al pubblico la chiave per accedere a ‘Dalìce’: il cambiamento. Il dialogo creato tra le opere si libera della realtà estetica, per raccontare valori alternativi: la relatività del tempo e della ragione, le ingiustizie perpetrate in nome del potere, la differenza tra superficialità e leggerezza, la fondamentale necessità dell’arte per la maturazione umana, la serietà del gioco, il rispetto nei confronti del mondo dell’infanzia per addivenire ad essere individui liberi e consapevoli…”.

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Plachesi, 72 anni, nato e creciuto a Forlì, si definisce matematico e architetto per mestiere ma artista per passione. Come si legge sul suo sito internet, è stato allievo del pittore figurativo Maceo Casadei affinando  la parte tecnico/pittorica e diventando suo fedele collaboratore. “La passione per la raccolta di legni rifiutati dal mare – scrive – ,  la curiosità e l’osservazione delle loro forme  contorte  mi  ha portato ad approfondire anche  studi  sulle  tecniche scultoree del legno”. A causa della sua professione, si trasferisce a Treviglio in provincia di Bergamo, senza rinunciare alla produzione creativa, allestendo mostre personali in Lombardia ed Emilia-Romagna. Comunque, nell’artista “è sempre rimasta viva  la curiosità estetica per ogni forma e per ogni oggetto, cercando di intravedere nuove potenzialità anche nelle cose più modeste,  un nuovo utilizzo, una seconda vita. Dare vita  con questi materiali di riciclo ad opere che ne esaltano l’estetica nascosta,  ha portato  ad una  naturale  ripresa dell’attività artistica; se si aggiunge il gusto per la ricerca, l’esperienza progettuale, pittorica e scultorea, il colpo d’occhio, l’intuito, la razionalità e una buona dose di ironia, il gioco è fatto. Nascono così  le prime creature marine e, a seguire,  di opera in opera, ogni tipo di animale, di uccello,  personaggi, maschere” (info: www.silverplachesiscultore.it).

La mostra è a cura di Maria Marchese, in collaborazione con Lorenzo Belli, Alessio Musella e Vanessa Cerminara. Resterà aperta fino al 22, con orario: venerdì, sabato e domenica 10-12.30 e 16-19; gli altri giorni su appuntamento.

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