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martedì, Dicembre 3, 2024

Camaiore, approvato il Progetto di Valorizzazione dell’ex Palazzo Littorio: a breve la proprietà sarà comunale

La Giunta Comunale ha approvato il Programma di Valorizzazione per l’ex Palazzo Littorio di Camaiore. Un documento fondamentale, che consentirà di attivare definitivamente la procedura di federalismo demaniale per acquisire gratuitamente la proprietà dell’immobile a patrimonio comunale.

Un percorso lungo e complesso che va avanti da diversi mesi e che ha visto il Comune impegnarsi a fondo per poter riconsegnare alla Città questo importantissimo Palazzo cittadino, ad oggi ancora proprietà del Demanio: si tratta di uno dei più importanti obiettivi del mandato amministrativo, nonché un ulteriore step per la rigenerazione del Centro Storico di Camaiore. È infatti ubicato in Piazza XXIX Maggio (totalmente riqualificata da meno di due anni) ed è stato a lungo luogo dedicato ad attività scolastiche, inserendosi di diritto nell’immaginario paesaggistico camaiorese, nonostante il perdurare del suo abbandono.

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Per questo, fin dai primi mesi dell’Amministrazione Pierucci, è stato aperto un lungo e serrato dialogo con il Ministero della Cultura e l’Agenzia del Demanio, che ha dato disponibilità ad una cessione gratuita sulla base di un Progetto di Valorizzazione del Palazzo con fini esclusivamente culturali ed espositivi, così come dettato dai vincoli delle Belle Arti.

Per questo, l’Amministrazione ha contestualmente avviato un dialogo e una collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, che ha lavorato e realizzato una proposta di restauro e rifunzionalizzazione della struttura e della sua riorganizzazione.

“Nella proposta che il Comune ha fatto avere al Demanio – spiega l’amministrazione – , l’ex Littorio recupererà e rinnoverà completamente il proprio valore culturale ed urbano, con un percorso espositivo permanente legato all’arte contemporanea novecentesca del contesto locale. In più, la possibilità di accogliere mostre ed eventi culturali temporanei, fungendo da pinacoteca e da sala convegni oltre che luogo di informazione turistica e culturale”.

“Tutto ciò – sottolinea l’amministrazione . con l’ottica di rafforzare, in chiave identitaria, l’attrattiva turistica dell’intera Città, inserendo anche funzioni aperte alla vitalità cittadina, permettendo una fruizione a tutto tondo dell’immobile: non mancheranno auditorium, servizi di caffetteria e ristorazione, punti di informazione turistica e culturale”.

“Ovviamente – prosegue la nota – , nel Progetto di Valorizzazione è previsto un propedeutico e sostanziale restauro del fabbricato, da troppi anni in degrado per il non utilizzo, e la successiva trasformazione e riconfigurazione degli spazi interni. Per quest’opera di completo recupero, restauro e riallestimento, è previsto un investimento di circa sei milioni di euro, per il quale l’Amministrazione, una volta completato il processo di federalismo demaniale (acquisendo quindi la proprietà del Palazzo), si attiverà nella ricerca di bandi e fondi esterni al fine di contribuire al finanziamento dell’intervento. Adesso, si attende soltanto l’ok definitivo da parte del Tavolo Tecnico Operativo preposto”.

Quest’opera, di fatto, completerebbe definitivamente l’iter di riqualificazione dell’area urbana di Piazza XXIX Maggio, inserito nel ben più ampio Ambito di Valorizzazione “Porta Nova”, partito con il recupero e la rivalorizzazione della Piazza cittadina e delle sue Mura interrate e che proseguirà con la rigenerazione urbana del Giardino Murato racchiuso tra via Tabarrani e via delle Muretta, che si snoda a lato dell’ex Littorio.

“Ci siamo insediati al servizio della comunità con la ferma intenzione di lavorare per riprendere finalmente possesso di questo storico edificio, così da poter lavorare per riconsegnarlo alla comunità e donare alla Città un centro culturale moderno e polifunzionale per la scoperta e allestimento di un processo culturale aggiornato e di indubbio interesse – commenta l’assessore alle Opere Strategiche Iacopo Menchetti – . La sfida, d’ora in poi, sarà intercettare fonti di finanziamento esterne, che sono sicuro arriveranno data l’enorme importanza della portata storico-culturale di un intervento senza precedenti. La scadenza che ci siamo dati è il 2029, ma siamo certi di poter lavorare per ridurre le tempistiche di questo ambizioso intervento di rigenerazione urbana”.

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