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sabato, Aprile 20, 2024

Cavalli e cavalieri: Forte rende omaggio a Ugo Guidi a 110 anni dalla nascita. Concerto jazz alla mostra

A 110 anni dalla sua nascita e a 45 anni dalla morte di Ugo Guidi, Forte dei Marmi celebra un grande artista che nella sua intensissima produzione di opere si è messo al servizio della materia, contribuendo al processo di trasformazione ma lasciando poi che la natura, dal tempo, dalla pioggia al vento lasciasse il segno definitivo.

L’esposizione al Fortino, voluta dall’Amministrazione Comunale, in particolar modo dal primo cittadino Bruno Murzi, con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Lucca, resterà allestita nelle sale del Fortino Leopoldo I fino a domenica prossima. In occasione del finissage, è in programma alle 18,30 del 19 giugno un concerto di musica jazz eseguito dal Marco Poggiolesi Standard Quartet con la presenza di due tele del Maestro riferite al jazz. La mostra, curata dalla Commissione Statue e Monumenti del Comune di Forte dei Marmi e organizzata dall’associazione Fortemente Noi, ospita 61 opere del maestro Guidi selezionate tra la produzione dedicata al soggetto Cavallo e Cavaliere.

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“Quando abbiamo inaugurato la rotatoria all’ingresso di Forte dei Marmi – spiega Murzi – al centro della quale è stata collocata la statua di Ugo Guidi ‘Cavallo e Cavaliere’, insieme alla famiglia mi ero ripromesso di organizzare una mostra proprio su questi soggetti così cari al Maestro, talmente evocativi, da averne ispirato una notevole e variegata produzione”.

All’interno del Fortino il visitatore potrà osservare infatti sculture realizzate in diversi materiali e tecniche di colorazione, grafiche e un bassorilievo realizzato sul polistirolo. Una delle cifre dell’artista, nato a Montiscendi, ma fortemarmino di adozione, è quella di aver sperimentato nel corso della sua vita materie diverse dal nobile marmo, come la pietra, il tufo versiliese, l’argilla il legno, il cemento e perfino la lamiera. Per realizzare le sue opere non usa strumenti elettrici ne si fa supportare da maestranze, lui richiede il rapporto fisico diretto con l’opera che scolpisce.

“Sono certo che il visitatore – prosegue il primo cittadino – saprà cogliere e apprezzare nelle opere in mostra, lo spirito indomito del Maestro Guidi che non si è mai adagiato, ma ha sempre cercato, scavato per trovare corrispondenze emotive nella reazione dei materiali utilizzati, producendo oltre 600 opere, buona parte delle quali, grazie ai figli Vittorio e Fabrizio, ancora oggi sono conservate nella casa Museo Ugo Guidi a Vittoria Apuana. Qui, nel giardino di questa casa, l’artista intingeva anima e corpo per poter creare le sue opere, perché era proprio lì che prendevano vita le sue sculture, fra pini, pioppi e platani, non in un atelier o un polveroso laboratorio”.

“Nell’evoluzione artistica di nostro padre il cavallo è stato uno dei soggetti preferiti, come tutti gli animali, la figura femminile, la maternità, il mare, lo sport, la religione e la ritrattistica – affermano Vittorio e Fabrizio Guidi – . Questa esposizione si focalizza sull’interesse e amore che lui ha avuto nei confronti di uno dei soggetti più eseguiti nella scultura di tutti i tempi: il cavallo e cavaliere. Riferimenti formali più tradizionali sono evidenti all’inizio della sua produzione, dove accarezza e armonizza le linee, in una conoscenza profonda dell’anatomia. L’animale è rappresentato in materiali e pose sempre diverse ora dolci ora vibranti di scatti ma si essenzializza quanto più va avanti in forme sempre più pure e primarie, al limite dell’informale, tanto nella scultura che nella grafica. Dimostra come la monumentalità dell’opera possa esistere anche nel piccolo formato. Molte altre opere nelle quali è presente unicamente l’animale sono esposte nel Museo Ugo Guidi – MUG”.

“Il testamento morale e spirituale di nostro padre – concludono – è racchiuso nelle parole dette a Vittorio a pochi giorni dalla morte: ‘Ricordati di parlare di me con serietà e modestia’. Parole semplici che rispecchiano il suo carattere e l’attaccamento che aveva per la famiglia, la natura, la sua arte, rifiutando dolcemente la parola ‘Maestro’ che spesso gli veniva rivolta”.

Le opere sul catalogo sono state fotografate da Mauro Boschi e il progetto grafico è stato realizzato da Gabriele Angelini. La mostra è aperta in orario 10-12 e 16-19. Info: tel. 0584 – 280292.

Infine, il sindaco Murzi ringrazia, oltre ai figli di Guidi, i curatori Maria Adriana Giusti, Antonio Lo Pinto, Giovanna Uzzani della Commissione statue e monumenti del Comune di Forte dei Marmi, l’assessore alla Cultura e Turismo Graziella Polacci, il presidente di Villa Bertelli Ermindo Tucci, Monica Balloni, presidente dell’associazione Fortemente Noi che ha coordinato il lavoro esecutivo, e Fiammetta Michelacci che ha contribuito alla realizzazione del catalogo.

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