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domenica, Aprile 28, 2024

Cultura globale e affreschi medievali: in mostra i grandi dipinti di Vladimir Kartashov. Famiglia segnata dalla guerra

Sono sette i dipinti del percorso espositivo della mostra di Vladimir Kartashov (Novosibirsk, Russia 1997), esposta nella Ex Marmi in via Nazario Sauro 52 a Pietrasanta, opening sabato 17 dicembre alle ore 18, organizzata da The Project Space e Tg residency.

Kartashov è un giovane artista che nel suo percorso creativo unisce le conoscenze maturate sul web insieme alla pittura monumentale che ricorda i grandi affreschi medievali. Una ricerca che denota uno studio approfondito in cui ogni opera rappresenta una sorta di inquadratura dove vengono unite discipline solo apparentemente distanti come la fotografia, il cinema, la pittura, il video ma anche l’architettura.

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I suoi dipinti sono delle grandi tele, quasi tutte oltre i due metri per tre, che si allineano a quelle delle pale di altare e delle predelle in cui lo sguardo dell’osservatore è guidato in un complesso organizzato di costruzione di senso, visivo e narrativo. Il lavoro di Vladimir, trasmettendo il suo mondo online al mondo offline, attraverso antiche tecniche pittoriche, è da qualche parte l’intersezione delle sue origini e della cultura globale e digitale a cui appartiene.

Il complesso di dipinti che costituiscono la mostra tentano con successo di conciliare elementi e narrazioni divergenti per fornire un insieme ampio ed esaustivo delle iconografie contemporanee e di quelle passate.

Nato in una città all’estremo oriente della Russia, Vladimir Kartashov, a soli 14 anni lasciò la nonna, dove viveva dopo la separazione dei genitori due anni prima, per stabilirsi da solo a Novosibirsk per frequentare la locale scuola d’arte pagando l’affitto con i soldi guadagnati online su World of Warcraft. Vladimir non ha giocato solo su internet, è cresciuto lì. “Gamer”, ha guadagnato online il reddito per seguire il suo percorso artistico, ma soprattutto il web gli ha dato accesso a una cultura globale che non esisteva dove è nato. Proprio lì ha assorbito la mitologia greca e le sue tragedie umane, che riecheggiano la sensibilità mistica trasmessagli dalla nonna, a cui è sempre stato molto legato, e che ritrova anche nel mondo dei giochi online. E d’altra parte, grazie alla sua formazione a Novosibirsk, ha acquisito i requisiti tecnici della scuola artistica russa. Nel 2017 Vladimir ha lasciato Novosibirsk per Mosca dove ha proseguito i suoi studi.

Oggi, quello che sta attraversando l’artista a causa della guerra non è solo un dramma personale o nazionale, è anche un dramma familiare. Marin, suo padre, marinaio della marina mercantile, aveva figli dappertutto. E tra gli stessi fratelli uno di loro ha lasciato la Siberia per combattere come volontario in Ucraina mentre di una sorella a Mariupol non ha più avuto notizie.

L’estremo oriente russo e la Siberia emanano una forza potente, quasi magnetica, ma la mancanza di prospettiva rende queste realtà pesanti e spesso soffoca chi le vive. Kartashov ne ha attinto un’eccezionale energia vitale, che ha unito al respiro della cultura contemporanea e digitale e questo gli ha permesso di inserire la sua arte in una dimensione internazionale. Al termine dell’opening è previsto un aperitivo offerto dalla Fattoria Camporignano di Casole d’Elsa (Siena).

La mostra, organizzata da The Project Space e Tg residency, è ad ingresso libero aperta tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 12.30, dalle 16.30 alle 19.30. 

Per informazioni, tel. 333-4191734, e-mail: info@theprojectspace.it sito web: www.theprojectspace.it 

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