D.N.E. l’ultima rivoluzione (Nulladie Edizioni) è il libro che Giorgio Macellari, chirurgo, senologo, dottore in filosofia, scrittore e presidente della sezione Emilia-Romagna dell’Istituto Italiano di Bioetica, presenterà martedì 18 luglio alle 10 nel Giardino dei lecci di Villa Bertelli a Forte dei Marmi.
È un romanzo che l’autore creativamente definisce eutopico, per distanziarlo dagli aggettivi confratelli “utopico” e “distopico” e colpisce per molti altri aspetti ed è dissacrante. “Sull’onda di un drammatico dialogo fra il Papa che verrà e il maggiore ideologo di cristianesimo – si legge nella presentazione – il lettore viene trascinato in una narrazione avvincente, condotta sul filo di una spietata analisi dei fondamenti della religione cattolica”.
Giorgio Macellari, invece, lo presenta così: “È scritto con un taglio divulgativo, ma penetrante e con l’alternanza del morbido e del pungente. La tessitura linguistica risulta agile, colorita e, in non pochi momenti, ironica e spumeggiante. La materia – al netto della fantasiosa vicenda che vi è raccontata – si snoda disinvoltamente tra filosofia, teologia, psicologia e antropologia. L’interessante è che l’amalgama di queste discipline sembra omogenea e risulta perfettamente comprensibile, anche nei passaggi più complicati. Insomma, ce n’è per diversi palati, da quelli più sofisticati a quelli semplicemente curiosi che amano avventurarsi nell’esplorazione della condizione umana.
“L’altro punto di rilievo di questo visionario “D.N.E.” – prosegue – è che mette chi lo legge in uno stato d’inquietudine rigenerativa. Sia per la spigolosa e sgradevole biografia del primo dei suoi due personaggi – l’ipotetico Papa prossimo venturo, erede dell’attuale Francesco –, sia per la tensione da libro giallo che, sin dall’inizio, alimenta il turbamento del lettore impedendogli di capire dove l’Autore intende trascinarne la fantasia e la pazienza. Attraverso una minuziosa analisi dei cardini dottrinari della religione cattolica, sagacemente dipanata in dialoghi pressanti con l’altro personaggio del romanzo – San Paolo – il lettore approderà alla conclusione, scontata per alcuni, irrispettosa fino alla blasfemia per molti altri”.
“Un ultimo dettaglio – conclude – : l’acronimo del titolo è volutamente ingannevole, perché sembra un richiamo al codice genetico: ma il DNA c’entra assai poco, giusto un esile accostamento per spiegare come l’ultima rivoluzione della specie umana potrebbe in concreto realizzarsi”.
Ingresso libero. Preferibile prenotazione 0584 787251