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giovedì, Dicembre 12, 2024

Da 2,58 euro l’anno a 3.300. Rimodulato il contratto con la Rai per l’antenna installata a Pedona

L’assessore all’Innovazione Tecnologica Graziano Dalle Luche annuncia il superamento e la conseguente rimodulazione di una storica convenzione tra Comune di Camaiore e Rai, che vedeva corrisposta all’Ente pubblico una somma irrisoria, diventata ormai simbolica, per la concessione di un appezzamento di terreno utile a installazioni logistiche.

La Rai, infatti, ha un’antenna Tv installata sul territorio di Camaiore, nel centro del paese di Pedona, per cui venne firmato nel 1961 un accordo con il Comune: un contratto ventinovennale, a scadenza, quindi, nel 1990, che imponeva alla Rai il pagamento di 5000 lire (pari a 2,58 euro) annue, da corrispondere al Comune, per l’appezzamento di terra ove l’antenna è ubicata.

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Il contratto fu tacitamente rinnovato nel 1990 per altri ventinove anni e poi ancora una volta, nel 2019.

A fine 2022, dopo alcune settimane di contatti con l’azienda televisiva intrattenuti dall’Assessore all’Innovazione Tecnologica Graziano Dalle Luche, è stato stipulato un nuovo contratto, da rinnovare ogni nove anni e con decorrenza dal 1 gennaio 2022: un importo di 30 mila euro totali, circa 3.300 euro annui. Inoltre, è stata concordata l’installazione gratuita, per il Comune, di ponti radio di Protezione Civile e di pubblica utilità in genere sul terreno oggetto di contratto.

“Si tratta di un impegno che da tempo mi ero mi ero ripromesso di portare a termine – commenta l’Assessore all’Innovazione Tecnologica Graziano Dalle Luche -. Era quantomeno ridicolo e ingiusto che un’azienda come la Rai pagasse così poco da diversi decenni per un servizio e una concessione tanto importante: finalmente abbiamo rimodulato il contratto, passando da 2,58 euro annui a 3.300 euro annui, dando il giusto peso finanziario a questo accordo di assoluta rilevanza pubblica. Adesso il prossimo impegno, per cui ci stiamo già muovendo, è quello di abbassare l’intera struttura, ormai obsoleta e inutilmente alta, così da renderla il meno impattante possibile nell’ambiente paesano circostante”.

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