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martedì, Aprile 23, 2024

Decolla il progetto Maitò 1960: fusi l’Orsa Maggiore e il Maitò, creata una piscina avveniristica. Maxi evento vip

Arte, architettura, design e moderne tecnologie si fondono nel poderoso progetto che lancia il Maitò 1960 di Forte dei Marmi verso una nuova dimensione con un occhio attento alla tradizione.

La piscina da 300 metri quadrati, una piattaforma che magicamente emerge dall’acqua come palco per ospitare musica e lettini disposti in oasi luxury private e sospese come su una spiaggia tropicale. Fino, addirittura, ad uno scenografico angolo Instagram e alla modernissima spa.

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Una dimensione unica che cambia volto regalando una zona relax di giorno e un dinner space dal tramonto, grazie ad un gioco di spazi e situazioni di massima versatilità,  capaci di mutare con una logica di stupefacente poetica. 

Giovedì 25 maggio dalle 20 con una galà esclusivo su invito e dress code rigorosamente in bianco  – tra gli ospiti  nomi di spicco del mondo dello spettacolo e dell’imprenditoria, con una speciale sorpresa – sarà presentato ufficialmente un luogo unico al mondo: il nuovo Maito 1960, l’icona della ristorazione fortemarmina  proporrà un concept sempre più internazionale con l’obiettivo di entrare nella storia regalando un’emozione unica a chi vivrà quella che è una vera a propria esperienza, pensata dall’imprenditore Stefano Nesti, narrata da  Hanina Bensellam scritta da Michele Vitaloni ed illuminata da Filippo Cannata.

Con questo nuovo progetto è possibile indentificare fin dall’esterno la maestosa potenza del Maitò 1960, con la fusione del ristorante Maito, il bagno Maito beach e l’ex Orsa Maggiore, che ha permesso la realizzazione di una piscina di circa 300 metri quadrati, dove poter usufruire di servizi extra lusso, con zone idromassaggio, corner bar, isole luxury. A bordo piscina i vari punti relax con lettini e tende affacciati sull’acqua che possono diventare spazi per cenare grazie alla trasformazione degli arredi (i sun bed infatti mutano sorprendentemente in tavolini), al gioco di luci e alla pedana che affiora dalla piscina per eventuali esibizioni musicali di intrattenimento.

“Ho sposato il progetto Maito dal1960 nel 2019 – racconta la manager Hanina Bensellam –  un’energia ed una magia che mi ha affascinata totalmente, creandone un mio stile di vita, grazie alla proprietà Stefano Nesti che ha creduto in me dandomi l’opportunità di crescere insieme a questo fiore che adesso vediamo sbocciare, un lavoro durato anni, voluto con tanta determinazione e ambizione, un investimento che non era da dare per scontato: tutto nasce dalla ricerca maniacale di odori, sapori, di materiali e la cura di ogni dettaglio e particolari offrendo esperienze culinarie uniche circondati da un ambiente curato che offre tanta bellezza, con una ricerca della qualità della materia prima, questo legato all’oasi di verde in un insieme di arte, natura, confort e relax. Il nostro obiettivo è far sentire i nostri ospiti a casa, creando per loro emozioni che si raccontano e si trasmettono da sole e vanno oltre ad una cena o ad un pranzo in un ristorante qualunque, ci consideriamo un vip club abbiamo un servizio che parte dalla colazione fino alla sera, dove la cucina si unisce alla live music, agli odori del verde, al rumore del mare ed al significato interiore dell’arte”.

Per completare il progetto del Maitò dal 1960 mancava qualcosa, che “finalmente con tanta convinzione è arrivato – prosegue Bensellam – : la piscina del Maitò chiuderà il progetto Maitò dal 1960 Forte dei Marmi, creando così l’unione delle due concessioni ex orsa maggiore e bagno Maito, un progetto realizzato insieme al geometra architetto ed interior designer Michele Vitaloni, a cui ho trasmesso fin da subito le mie sensazioni, trasportandolo dentro in nostro sogno e con il suo talento ha creato ciò che tutti noi immaginavamo: un ambiente unico senza stravolgere quel luogo di storia che vogliamo continuare a raccontare mantenendo il solito sapore migliorandolo portandolo alla completezza. Maitò dal 1960 diventa una unica realtà, mantenendo la tradizione fortemarmina e l’innovazione, questo oggi accade grazie ad un lavoro di squadra, di condivisione, ricerca ed unione, un team che mira al solito obiettivo senza mai perdere quel sorriso quel calore, quella costanza che ogni giorno impieghiamo. Grazie ad un legame tra ospiti ed ambiente spesso di amicizia che si è creata nel tempo, generando una tendenza che ad oggi ha solo una data di inizio”.

Punto di forza del progetto è la capacità di integrarsi e dialogare col paesaggio attraverso una vegetazione tropicale che si espande  fino sulla spiaggia, creando un’atmosfera naturalistica; un’isola ad uno degli ingressi conduce nella zona Instagram dove potersi fotografare in un allestimento con design, arte  e tradizione.  Acqua, legno e marmo creano scenografie inimitabili, i nuovi servizi con profili in  ottone, metallo custom blu, lavabo e lampade disegnate exclusive mv hanno del surreale, il nuovo bar con la zona aperitivo e dopo cena a due passi dalla spiaggia caratterizzato da listelli di vetro retroilluminati sprigiona un’atmosfera di relax dove poter gustare un drink immersi nel verde, con l’arredo extra lusso dei brand B&B , Edra, Moroso e molti disegnati direttamente dal progettista per regalare un prodotto a format Maitò. Per completare l’offerta ecco la spa con bagno turco e sauna dove rilassarsi con docce emozionali, divani e punto tisana con un soffitto dall’oblò che regala l’immagine del cielo incorniciato.

“E’ un progetto nato circa 2 anni fa assieme alla direttrice Hanina ed alla proprietà  – commenta Michele Vitaloni  direttore artistico, architetto e interior designer del Maitò – hanno avuto sempre le idee molto chiare su che cosa doveva essere il Maitò: il mio compito è stato quello di interpretare le loro richieste e disegnare il loro sogno,  creando un’alchimia tra natura, arte, tradizione, food, e design, dando vita ad un luogo magico dove perdere la concezione del tempo. Ciò che abbiamo realizzato non è una  piscina, è un’emozione, un concept dal design razionalista dove acqua, fuoco, marmo, legno ed una vegetazione tropicale riusciranno a far vivere esperienze differenti nello stesso spazio. Uno spazio da vivere sospesi a mezz’aria, quasi irreale,  un luogo che regala emozioni e che muta con il calare del sole e cambia pelle trasformandosi in zona dinner, i lettini possono diventare tavoli e sedute dove poter gustare i food a bordo piscina, con la speciale collaborazione di Filippo Cannata  siamo riusciti a dar vita ad una location dove la dinamicità della luce regala ogni secondo, ogni ora ed ogni giorno nuovi scenari, valorizzando l’architettura ed il design”.

“La vera spinta che ha permesso di elaborare questo concept non è stata solo la passione, ma l’ossessione – conclude Vitaloni – la continua ricerca della perfezione, del dettaglio. Ringrazio Stefano Nesti, Hanina e il Gruppo per avermi scelto come scrittore di questa storia. Ho creato un progetto rispettando la tradizione dei bagni fortemarmini in chiave contemporanea,  perché  non esiste storia senza futuro, ed il mio lavoro è vedere avanti, vedere oltre, con l’obiettivo di lasciare un segno indelebile nel cuore della gente: Maito 1960”.

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