Due nuove scogliere, naturalizzate e non cementate, per ripristinare e rafforzare gli argini dei canali acque alte Bagno e nel fosso Fossetto. Si tratta di un intervento di manutenzione del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, appaltato in questi giorni a una cooperativa agroforestale per circa 40mila euro, e che a breve aprirà il cantiere. L’opera serve a ridurre il rischio idraulico e a migliorare il deflusso delle acque in due zone molto delicate, a cavallo fra tre diversi comuni della Versilia, caratterizzate da un’intensa urbanizzazione ma con la presenza di molte attività agricole che sfruttano la fitta rete di fossi e canali del territorio.
“Il lavoro – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – riguarda la stabilizzazione di un tratto della sponda sinistra del Canale Acque Alte Bagno fra i comuni di Camaiore e Pietrasanta, ed un tratto della sponda del Fosso Fossetto vicino all’impianto idrovoro omonimo nel comune di Forte dei Marmi. Per quanto riguarda in particolare il canale Acque Alte Bagno, ci troviamo all’interno del bacino Baccatoio formato da tanti canali che costituiscono un’unica rete interconnessa con elevata densità di drenaggio le cui acque vengono scaricate nel Torrente Baccatoio tramite gli impianti idrovori e in parte nel fiume Camaiore per i deflussi superficiali. Un territorio fortemente urbanizzato che presenta lo sviluppo di colture specializzate in serra. Sono tutti canali che, data la vicinanza con le Alpi Apuane, presentano delle caratteristiche particolari: in caso di pioggia intensa, il tempo di arrivo delle acque a valle è molto rapido, anche inferiore a 3 ore, così che gli stessi corsi d’acqua sono soggetti a onde di piena di breve durata ma con portate anche elevate”.
Per questo il Canale Acque Alte Bagno, in particolare, è importante per la gestione del rischio idraulico della zona e il progetto prevede di ripristinare la stabilità con una scogliera in massi naturali lunga circa 75 metri ed alta circa 3, che provveda al sostegno della scarpata, con successiva riprofilatura della scarpata stessa e copertura in terra degli argini.
Per quanto riguarda il fosso Fossetto, che riceve l’acqua in particolare dal bacino ex Porta Nord, l’opera si è resa necessaria in quanto si è verificato uno smottamento che ha ridotto, di fatto, l’area percorribile lungo il canale, necessaria per effettuare le manutenzioni dello stesso. Anche in questo caso si andrà a realizzare una scogliera lunga circa 16 metri a sostegno della scarpata con la stessa procedura prevista per l’altro canale.