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martedì, Maggio 7, 2024

Forte dei Marmi “anticipa” i progetti del Governo. Da due anni nelle scuole lezioni di educazione all’affettività

Forte dei Marmi promuove per il secondo anno l’educazione affettiva nelle scuole d’infanzia e primarie. Il sindaco Bruno Murzi: “Oggi il Governo ha dato il via libera ad un disegno di legge sull’educazione alle relazioni, ma il bisogno educativo era così urgente e sentito che siamo felici di averlo intercettato e sostenuto prima.”

Anticipando la decisione bipartisan del Governo che ha dato il via libera ad un disegno di legge contro la violenza sulle donne e che introduce il progetto “educare alle relazioni” dedicato agli studenti, nelle scuole di Forte dei Marmi per il secondo anno consecutivo, e in forma allargata rispetto al precedente anno scolastico, prende il via il progetto “Educare all’Affettività, A Scuola di Emozioni, Stati d’Animo e Sentimenti”, ideato e realizzato dalla psicologa e psicoterapeuta Valentina Groppi, professionista dello sportello di ascolto “Donne per le Donne” Croce Verde Forte dei Marmi, con il sostegno e patrocino del Comune di Forte dei Marmi, il contributo dalla Banca di Credito Cooperativo di Pietrasanta, la collaborazione dell’Associazione Fortemente Noi.”.

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Il progetto individua nella scuola dell’infanzia e in quella primaria un primo importante passaggio per sviluppare e facilitare l’instaurarsi di rapporti sani con gli altri e si pone come obiettivo principale quello di promuovere nel bambino il potenziamento delle emozioni, favorendo lo sviluppo di comportamenti pro-sociali e modalità relazionali basate su collaborazione ed empatia.

“Il problema della violenza di genere – affermano il sindaco Bruno Murzi e l’assessore alla Pubblica Istruzione Elisa Galleni – è un problema globale che come tale va affrontato attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e l’attuazione di politiche che promuovano l’eguaglianza di genere ed è anche attraverso la scuola che possiamo provare a realizzare un’azione sinergica che deve dall’altra parte trovare la complicità della famiglia. Questo il motivo che ci ha spinto a sostenere l’introduzione di questo progetto nelle scuole, trovando immediato accoglimento da parte de che teniamo a ringraziare, non sottraendosi a questa esigenza educativa sempre più necessaria per lo sviluppo emotivo dei nostri bambini. Stiamo inoltre lavorando per proporre degli incontri tematici all’Istituto Comprensivo che coinvolgano anche la secondaria di primo grado.”

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