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mercoledì, Aprile 24, 2024

Gian Lorenzo Berti, un teologo scomodo. Tarabella racconta la figura di un grande personaggio versiliese

Gian Lorenzo Berti da Seravezza teologo del ‘700 è il titolo del libro, pubblicato da Edizioni L’Ancora,  che l’autore Massimo Tarabella, laureato in Economia e Commercio, appassionato di storia, e già addetto culturale per la Versilia storica dell’Istituto Storico Lucchese, presenterà  domenica 12 marzo alle 17.30 nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi. L’evento rientra, come sempre, nella rassegna L’altra Villa promossa dal Comitato Villa Bertelli.

Tarabella ripercorrerà  la vita e la dottrina del teologo Berti, cercando di portare alla luce un personaggio storico versiliese, la cui vicenda umana e intellettuale è pressoché sconosciuta alla comunità stessa e alla Versilia. Un figura, che si inserisce nel contesto storico e religioso, partendo dalla  prima metà del ‘700, quando si riaccendono in Europa questioni teologiche, rimaste sotto la cenere dal Rinascimento. La quaestio sulla salvezza diventa oggetto di scontro tra gesuiti e i giansenisti: i primi sostenevano il libero arbitrio nella soluzione della salvezza; i secondi quello della grazia a vantaggio dei predestinati, una tesi tuttavia molto vicina a quella protestante, già condannata.

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Qui possiamo ritrovare Gian Lorenzo Berti, che riceve l’incarico dall’Ordine agostiniano, di redigere un nuovo manuale, in grado di risolvere la questione dottrinaria secondo la lettura ortodossa di Sant’Agostino. Ma l’operazione si rivela complessa perché la dottrina del Berti, pur con gli sforzi di distinguersi dal giansenismo, ne condivideva la matrice agostiniana e  anche un sentimento antigesuita sul piano della morale. 

Osteggiato soprattutto dai Gesuiti, il frate seravezzino diventa personaggio scomodo, tanto che gli è preclusa una possibile nomina cardinalizia. In seguito, lascia Roma per trasferirsi a Pisa. Dove ottiene la cattedra di Storia all’Università (che terrà fino alla fine dei suoi giorni, nel 1766, col titolo di teologo imperiale del Granducato di Toscana).

 Ingresso libero. Prenotazione 0584 787251

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