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giovedì, Maggio 2, 2024

“Guernika” e “Meccano”: un’estate con le mostre di Tano Pisano a Pietrasanta e a Firenze

Tano Pisano – artista prolifico ed eclettico, siciliano di nascita, giramondo per vocazione e da alcuni anni versiliese d’adozione – in questi giorni di mezza estate è presente a Pietrasanta e a Firenze con un murale e una mostra tutti da ammirare e con ingresso libero. E il lungo weekend di Ferragosto può essere l’occasione giusta per conoscere il mondo variopinto e ricco di simbologie di Tano Pisano.

La mia Guernika – Pietrasanta, via Sant’Agostino

Ci sono gli tutti gli orrori del nostri tempi – dai migranti alle violenze sui minori, dalle guerre al traffico d’armi – ne La mia Guernika, la nuova opera realizzata da Tano Pisano, artista siciliano di nascita e versiliese d’adozione visibile fino al 24 settembre sul muro esterno del complesso monumentale di Sant’Agostino, nell’omonima via, a Pietrasanta.

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L’opera inaugurata lo scorso 24 giugno – omaggio dell’Artista a Pablo Picasso a 50 anni dalla sua scomparsa – è un murale dipinto su 12 pannelli di plexiglas (montati su una struttura di legno ancorata su a un’altra metallica progettata per non danneggiare il muro), che misura sei metri di larghezza per due di altezza, visibile sempre, gratuitamente.

Il legame tra Guernica – il capolavoro di Picasso custodito al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid – e la nuova creazione di Tano Pisano è evidente: “È la mia versione di Guernica – afferma l’artista – perché tre mesi fa sono stato a Mougins, in Francia, dove l’artista è morto, e volevo omaggiarlo proprio in quel paese. Ho cominciato a dipingere l’opera a Pietrasanta e quando il Sindaco ha saputo a cosa stavo lavorando ha voluto che, una volta finito, il murale fosse mostrato prima a Pietrasanta. Abbiamo trovato un compromesso, per cui l’opera viene presentata per la prima volta qui e nel 2024 farò una grande mostra nella Mougins Monumentale (esposizione nelle, strade, piazze e nel paesaggio). Ne La mia Guernika c’è anche la reinterpretazione del cavallo de Il trionfo della morte, l’affresco staccato quattrocentesco visibile a Palazzo Abatellis di Palermo, che ispirò anche Picasso. Nella mia opera ci sono tanti racconti – spiega Tano Pisano – i migranti e il mare, la guerra, la problematica dei bambini che muoiono, le bombe e, come diceva Picasso, i ‘gridi di bambini, gridi di donne, gridi di uccelli, gridi di fiori..’ cioè il grido totale della violenza. Per esempio la testa della morte l’ho dipinta guardando l’autoritratto che Picasso fece prima di morire. Tra l’altro quest’opera si lega a ‘L’urlo’, la mostra appena inaugurata nella mia galleria pietrasantina di Via Barsanti, che è un omaggio a Charles Rivel, il clown catalano che alla fine di ogni suo spettacolo urlava contro l’oppressione e la dittatura del generalissimo Franco”.

Tuttavia nell’opera di Tano Pisano non manca un elemento distintivo rispetto al capolavoro di Picasso: “Nonostante la drammaticità delle immagini – afferma -, ho cercato di dare una nota di speranza lavorando con il colore. E alla fine l’opera risulta perfino allegra. E mentre la stavamo montando abbiamo già registrato l’apprezzamento del pubblico, perché alla fine ognuno guarda l’opera coi suoi occhi e con i suoi sentimenti“.


Meccano – Firenze, Sala d’arme di Palazzo Vecchio

Considerato il grande successo che sta riscuotendo da quando ha aperto lo scorso 22 luglio, la mostra Meccano di Tano Pisano – allestita nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio di Firenze – sarà prorogata fino a mercoledì 23 agosto.

Organizzata dalla Fondazione Centro Arti Visive (CAV) di Pietrasanta (LU) e curata dalla storica dell’arte Elisa Gradi, la mostra è una variegata mostra personale retrospettiva di opere d’arte il cui comune denominatore è, appunto, la lunga ricerca di Tano Pisano sul “meccano” che, secondo il Dizionario dei giochi di Andrea Angiolino e Beniamino Sidoti, è “un gioco di costruzione per la realizzazione di modellini meccanici mediante elementi metallici perforati, viti, dadi e bulloni“. Una ricerca iniziata tanti anni fa, con il primo “meccano” concepito e realizzato da Tano Pisano – L’albero Davanzati – creato ad hoc per la mostra allestita nel 2013 nell’omonimo palazzo trecentesco del centro di Firenze.

Con Meccano, quindi, dieci anni dopo la fantasia torna nuovamente al potere – insieme all’arte, alla poesia, al colore – e unitamente a quell’Albero c’è anche la Bicicletta di Marco Pantani, insieme a molte altre opere, alcune installazioni, da non perdere nella sontuosa sede espositiva fiorentina.

Situata al piano terra di Palazzo Vecchio, con l’ingresso rivolto a nord, grazie al lavoro organizzativo della Fondazione CAV di Pietrasanta la Sala d’Arme accoglie per la prima volta la selezione di una trentina di opere di Tano Pisano all’insegna della fantasia, della poesia e del colore.

Gli oltre 300 metri quadrati della sala medievale fiorentina accolgono– sul lato destro rispetto all’entrata – il grande murale di plexiglass che nel 2021 fu realizzato per le due arcate cieche a destra e sinistra del portone di ingresso dell’ex-chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta, che misurano 8m x 8m circa; si tratta di un’installazione la cui idea nasce dalla volontà dell’artista di dare vivacità e poesia grazie al colore tramite la sua pittura compositiva. Questa diventa una sorta di “meccano pittorico”, una griglia in legno dipinto, che funge da astrattismo pittorico con alcuni dei colori primari tipici delle forme geometriche di Mondrian, su cui vengono ancorati pannelli in plexiglas dipinti dall’artista che nella loro moltitudine rilasciano la visione di una forma unica, un’opera d’arte totale di matrice figurativo-sintetica che appare di primo sguardo come una sorta di astrazione pittorica.

Completano l’allestimento artistico della Sala d’Arme: una quindicina tra pitture e disegni realizzati con varie tecniche sia su carta (compreso quello del famoso cavallo protagonista qualche anno fa di una grande mostra a Siena), sia su tela; tre teste di bronzo; due sculture piccole e due grandi in “meccano” (tra cui il famoso Albero Davanzati e la Bicicletta di Pantani); infine due sculture “mobiles” (in legno e ferro).

UFFICIO STAMPA COMUNE DI FIRENZE La Vicesindaca Alessia Bettini alla preview e conferenza stampa della mostra Arte, poesia e colore: i “meccano” di Tano Pisano in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. CGE FOTOGIORNALISMO Firenze, 21 07 2023

INFO MOSTRE

LA MIA GUERNIKA
Fino al 24.09.2023
Via Sant’Agostino 1, Pietrasanta
Ingresso libero
www.tanopisano.com
operaunica2016@gmail.com

MECCANO
A cura di Elisa Gradi
Proroga fino a mercoledì 23.08.2023
Sala d’Arme di Palazzo Vecchio
Piazza della Signoria, Firenze
Orari: tutti i giorni ore 10-17.30; GI ore 10-14
Ingresso libero
www.tanopisano.com
operaunica2016@gmail.com

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