Sabato 24 settembre inaugura alla Sala del San Leone a Pietrasanta la mostra dei soci di Asart dal titolo “Dialoghi della follia”. La mostra è curata dal professor Ilario Luperini, storico e critico d’arte.
“Che cos’è la follia? Forse è qualcosa che tutti noi possediamo nel nostro inconscio – si legge nella prefazione del catalogo della mostra scritta da Luperini – . La follia ci aiuta ad affrontare il nostro Io e a tirar fuori la parte più creativa di noi stessi. Il folle, quindi, può esprimere una realtà che agli occhi di persone ‘normali’ può apparire distorta soltanto perché non è una visione comune. Questa è la domanda iniziale, cui hanno cercato di dare una risposta, con le loro opere e le loro riflessioni, le artiste e gli artisti di questa mostra. Le opere qui esposte, invece, per fortuna, danno nella generalità dei casi un’interpretazione positiva o, almeno, costruttiva: la follia può essere generatrice di creatività, di slancio verso un futuro di speranza. La diversità è ricchezza e in quanto tale va valorizzata, non può divenire motivo di discriminazioni, di prevaricazioni, di sopraffazioni. Dialogare con la follia può sviluppare un percorso di presa di coscienza, di autoconsapevolezza, di comprensione del Sé e dell’Altro”.
Gli artisti dell’Associazione Asart si propongono come testimoni di tale dialogo tra arte e follia elaborando, ognuno a modo suo, il proprio diario-libro della follia.
La mostra è visitabile fino al 16 ottobre in questi orari e giorni: giovedì, venerdì e sabato dalle 17 alle 20, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Ingresso libero, nel rispetto delle norme Covid.