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giovedì, Aprile 25, 2024

Il Comune chiede alla Regione tre docenti in più per far ripartire la primaria Frediani nella nuova sede

Un incontro in videoconferenza con la Regione per chiedere un sostegno nell’assegnazione di adeguato personale da destinare all’Istituto scolastico comprensivo. Il sindaco Lorenzo Alessandrini, con gli assessori Valentina Mozzoni e Michele Silicani hanno avuto un incontro con le strutture regionali preposte alla scuola, al fine di intervenire in questa sede per sbloccare una situazione comune a numerosissime altre realtà.

“Nel corso dell’incontro – spiega l’assessore alla scuola Valentina Mozzoni – abbiamo chiesto più personale docente, nel numero di tre unità, per far fronte alle esigenze scolastiche, garantendo quella qualità del sistema scolastico che stiamo perseguendo sin dall’inizio del nostro mandato amministrativo, evitando pluriclassi e classi troppo numerose, per guardare a una didattica che consenta ai bambini un proficuo percorso scolastico”.

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Un impegno che l’assessore Mozzoni sta portando avanti da tempo, nelle varie sedi competenti, come quella del Provveditorato dove si è svolto di recente un incontro con il Provveditore Donatella Buonriposi, anche con l’obiettivo di far ripartire la primaria Frediani nel capoluogo con una marcia in più, riportando questa scuola nella sua sede naturale se non ancora in quella storica, dato che l’edificio è in attesa di una ristrutturazione per la quale l’amministrazione Alessandrini sta cercando di cogliere tutte le possibili opportunità di finanziamento.

Il nuovo passo che l’amministrazione è pronta a compiere è quello di un incontro con il direttore generale dell’Ufficio Scuola regionale, chiedendo il quale l’assessore Mozzoni ha evidenziato alcuni aspetti per niente secondari, legati ai disagi dei bambini nel dover vivere l’esperienza scolastica su sedi frazionate.

“Come amministrazione stiamo investendo sul rientro della Frediani nella sua sede naturale – precisa Mozzoni – . La situazione che si è delineata, dopo lo spostamento nei plessi della piana seravezzina, ha costretto bambini piccoli e molto piccoli, abitanti del territorio montano, ad alzarsi molto presto, per affrontare lunghe corse sul bus scolastico. Inoltre, non meno importante appare la componente emotiva, ovvero il sentirsi ospiti presso una sede diversa da quella naturale che ha dato talvolta luogo a qualche dissapore”.

Una situazione complessa che potrebbe trovare soluzione nell’attribuzione di più docenti e con il prossimo ritorno della Frediani a Seravezza, facendo uscire questa scuola primaria dalla spirale di sacrifici nella quale si è trovata negli ultimi anni, potendo così finalmente tornare ad esprimere appieno tutte le sue potenzialità.

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