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giovedì, Dicembre 5, 2024

Il Concorso Pianistico Massarosa parla giapponese: vince Saya Ota davanti a Takeshi Shimozato, terzo Villalva

È Saya Ota la vincitrice della 12esima edizione del Concorso Pianistico Internazionale Massarosa. La serata finale al teatro Vittoria Manzoni ha infatti “incoronato” la giovane giapponese, alla quale è andato il primo premio consegnatole dal dottor Giuseppe Scibetta della Fondazione Pomara Scibetta – Arte Bellezza Cultura sostenitrice della manifestazione. A Saya Ota anche la possibilità di esibirsi in un concerto per pianoforte ed orchestra nella tenuta di Lionel Ceresi, presente in sala. Al secondo posto ancora una giapponese, Takeshi Shimozato, secondo premio reso possibile grazie al supporto di Elettroidea di Antonio Padovani; al terzo posto l’italiano Alessandro Villalva, al quale è stato consegnato il premio dal governatore dei Lions Club Toscana Giuseppe Guerra.

“I miei più sinceri complimenti all’Associazione Musicale Massarosa – commenta il consigliere delegato alla cultura Adolfo del Soldato – che in poco tempo è riuscita a costruire un premio internazionale importante e che ben si inserisce nella tradizione musicale di Massarosa con eventi di grande livello come il Corsanico Festival ed i concerti di Pieve a Elici. Un grazie davvero speciale alla Fondazione Pomara Scibetta per aver sostenuto il Concorso e per essere sempre presente quando si parla di Cultura sul nostro territorio”.

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“Il Concorso Pianistico Internazionale Massarosa è davvero una manifestazione che ci riempie di orgoglio – commenta la sindaca Simona Barsotti – . Il fatto che un concorso così importante sia a Massarosa e che giovani da tutto il mondo vengano sul nostro territorio ed entrino anche solo per pochi giorni in contatto con la nostra comunità, è veramente un’opportunità di crescita importante per tutti”.

“Non possiamo che essere soddisfatti del risultato – conclude Antonella Moscardini dell’Associazione Musicale Massarosa – . E’ stata un’edizione davvero complicata, dovevamo ripartire dopo due anni di pandemia e non è stato semplice, ma alla fine ci siamo riusciti anche grazie all’appoggio del nostro direttore artistico Maestro Riccardo Risaliti e la risposta sia in termini di partecipanti che di qualità c’è stata, adesso pensiamo al prossimo anno”.

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