Saranno sette, due di diritto (il presidente della Regione Toscana, o suo delegato e la dirigente dell’ufficio comunale Cultura) e cinque di nomina sindacale, senza compenso e con durata d’incarico pari al mandato amministrativo del primo cittadino, i componenti del comitato di gestione dell’archivio storico di Pietrasanta.
L’istituzione del Comitato che avrà mansioni consultive, propositive e di programmazione per la nuova sede archivistica è stata approvata, a maggioranza dei presenti, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale: “Un altro passo verso l’obiettivo di organizzare e dare il giusto valore – ha sottolineato il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – all’inestimabile patrimonio dell’archivio storico di Pietrasanta, composto da più di 6 mila unità documentarie che vanno dal XIV secolo al secondo Dopoguerra. Una raccolta dichiarata ‘di particolare importanza’ con decreto ministeriale del 1974 e che, nella sede che sta prendendo forma all’interno del palazzo comunale, sarà uno dei tre nuovi vertici della nostra offerta culturale, insieme al Museo Mitoraj e al rigenerato Ex Camp”.
Due locali al piano terra del Municipio, infatti, sono stati ristrutturati e resi tecnicamente idonei a conservare gli antichissimi documenti dell’archivio: completata l’installazione di controsoffitti e di un impianto di rivelazione e segnalazione automatica; adeguato l’impianto elettrico esistente e installato uno di climatizzazione con unità di ricambio aria.
Qui saranno custodite le 2.852 unità che compongono la “Sezione preunitaria”, costituita da vari Fondi documentari relativi a un’area più estesa dell’attuale superficie del Comune, grazie al ruolo egemone svolto da Pietrasanta come sede preferenziale di uffici e magistrature della burocrazia medicea; unitamente alle 3.202 unità della “Sezione postunitaria”, della quale fanno parte carteggi di atti e affari comunali, deliberazioni di giunta e consiglio, registri amministrativi e contabili ma anche fondi documentari aggregati, relativi a persone ed enti che vanno dal XVII al XX secolo e un prestigioso fondo cartografico, riferito allo stesso arco temporale.