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sabato, Dicembre 7, 2024

Jakob Lenz va in scena stasera al Festival

Jakob Lenz il capolavoro del novecento del compositore tedesco Wolfgang Rihm presentato per la prima volta al Festival Puccini di Torre del Lago (stasera 20 luglio ore 21.15- Auditorium Enrico Caruso), una mise en espace a cura di Cesare Scarton con impianto scenico e luci di Andrea Tocchio, direttore Marco Angius, solisti Bruno Taddia, Matias Moncada, Leonardo Cortellazzi. L’ensemble da camera “Giorgio Bernasconi” con solisti, coro e coro di voci bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala direttore Marco Angius.

Tema dell’opera sono gli ultimi anni di vita di Jakob Lenz, autore della corrente dello Sturm und Drang, colpito da schizofrenia e morto completamente solo e in miseria dopo un vagabondare frenetico con la follia sempre accucciata ai suoi piedi.

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Nell’anno in cui il Festival Puccini celebra i giovani con la #lamegliogioventù non è casuale la scelta di rappresentare l’opera giovanile del grande compositore tedesco vivente Wolfgang Rihm che fin da piccolo si interessa alla musica e rendendosi conto di questa sua passione, già alla tenera età di 13 anni si dedicò al suo primo componimento.

Era un giovane venticinquenne Wolfgang Rihm, cresciuto alla scuola delle avanguardie musicali, quando presentò per la prima volta ( 8 marzo 1979 Amburgo, Staatsoper) la sua Jakob Lenz , opera che si preparava ad essere iscritta tra i capolavori del Novecento. Alla sua prima riscosse grande successo ed entrò a pieno titolo tra i classici di repertorio del XX secolo.

Scritta tra il 1977 e il 1978, l’opera stimolò l’interesse del mondo musicale internazionale in quanto rappresentava un modello interessante e significativo del nuovo modo di concepire il teatro musicale.

Opera da camera in dodici quadri con libretto tratto dalla novella di Georg Büchner che ricostruì gli ultimi anni della travagliata vicenda terrena di Jakob Lenz, scrittore tra i grandi precursori del romanticismo in età classica, nato in Lettonia nel 1751 e morto a Mosca il 23 maggio 1792, ucciso dalla sua schizofrenia. La sua intera esistenza fu caratterizzata da gravi problemi di salute mentale che peggiorarono progressivamente negli anni fino a farlo annegare nel suo delirio.

La vicenda è quella reale del poeta martirizzato dalla follia (nato nell’attuale Lettonia nel 1751, fu trovato morto a Mosca il 23 maggio 1792) e vanamente assistito dagli amici Johannes Friederich Oberlin (1740-1826), pastore protestante e pedagogo, e Christoph Kaufmann (1753-1795), l’intellettuale che coniò la formula Sturm und Drang.

Capolavoro della gioventù di Rihm che vede protagonisti giovani artisti: i solisti Bruno Taddia, Matias Moncada, Leonardo Cortellazzi e i giovani interpreti dell’Accademia del Teatro alla Scala con cui prosegue una collaborazione avviata nel 2021; giovani musicisti non ancora trentenni, selezionati ogni anno per perfezionarsi nel repertorio del teatro musicale.

Cesare Scarton firma la mise en espace “ La realizzazione in forma semiscenica dell’opera Jakob Lenz di Wolfgang Rihm schiude, pur nella sua obbligata staticità, nuove prospettive interpretative. Del resto, è lo stesso compositore ad affermare che la follia del protagonista è tutta interiore e anche i suoi interlocutori, il pastore luterano Oberlin e l’amico Kaufmann, provocano con i loro discorsi quelle reazioni che proprio Lenz cerca a livello inconscio e si pongono quindi come proiezioni del suo paesaggio interiore, al quale appartiene la stessa Friederike, la donna da lui vagheggiata. Anche gli interventi corali, le molteplici voci percepite dal protagonista, non sono altro che il suono dei movimenti della propria psiche.

Info e acquisto biglietti 0584359322 – www.puccinifestival.it

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