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venerdì, Novembre 22, 2024

La chiesa che determinò l’espansione della città. La costruzione di San Paolino raccontata dal professor Anichini

Il professor Franco Anichini, già insegnante di disegno e storia dell’arte al Liceo Scientifico “Barsanti e Matteucci” e quindi grafico, acquafortista, storico di Viareggio, delle sue tradizioni e di quanto ancora rimane del nucleo originale della città, ha tenuto recentemente – su invito di don Mauro Lucchesi – nell’oratorio di San Paolino nel corso di una lezione sulla costruzione della chiesa che dette l’avvio al progressivo espandersi della città verso il confine con il comune di Camaiore.

Un “excursus” integrato dalla proiezione di immagini – a cura di Bianca Maria Scirè, Lidia Cerri ed Antonio Melani suoi collaboratori – in cui, dopo aver sintetizzato le origini di quello che ebbe ad essere un piccolo borgo marino, ha messo a fuoco l’importanza di questa nuova chiesa che sorse nei pressi del “Palazzo delle Muse”, che allora era un ospizio estivo per bambini affetti da scrofolosi, e così chiamato perché realizzato con le donazioni degli artisti fiorentini. Una costruzione nel deserto, o quasi, perché nella seconda metà dell’800 Viareggio si estendeva dal “Burlamacca” allo spazio aperto verso il mare che poi è diventato Piazza Mazzini.

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Alcune foto storiche di San Paolino proiettate durante la conferenza

E’ comunque necessario ricordare che già del 1872 nei pressi della costruenda chiesa esisteva già uno stabile che ospitava le suore di Santa Dorotea che si occupavano della formazione religiosa delle fanciulle. Una pia opera che col trascorrere del tempo si è trasformata in una scuola elementare e di cui sabato 15 ottobre è stato festeggiato il 150° anniversario della presenza dell’Istituto in città.

Dopo aver ricordato che l’allora Arcivescovo di Lucca Nicola Ghilardi il 19 luglio 1883 ebbe ad emanare una notificazione che invitava gli abitanti di allora a raccogliere fondi per la costruzione di una chiesa, data la crescita della popolazione, il professor Anichini ha continuato testualmente: “su di un terreno ceduto dal Comune con delibera del 14 novembre 1884 ed avendo constatato che la raccolta fondo aveva dato esito positivo, la chiesa venne edificata su progetto dell’ingegner Eugenio Del Prete e con l’assistenza del viareggino Paolino Gemignani. Fu inaugurata l’8 settembre 1896 e dedicata, appunto, a San Paolino”.

Il professor Franco Anichini

Da quel momento – ha poi proseguito il professor Anichini – lentamente ma costantemente quello che era il precedente nucleo abitativo di Viareggio iniziò ad espandersi parallelamente al mare verso la Fossa dell’Abate. L’ultimo atto di questo progressivo espandersi fu opera dei tedeschi che per avere la visuale aperta sul mare, abbatterono la pineta che esisteva fra l’attuale via Marco Polo e la fossa di cui sopra. Ma a completare l’opera di questo inopinato e radicale abbattimento di pini, sulle dune che si estendevano fra il litorale e viale Buonarroti è stata costruita la cosiddetta “città giardino”, anche se dà l’impressione di essere più che altro “una città di cemento”.

Si è così chiuso il cerchio iniziato con la costruzione della chiesa di San Paolino, che da avamposto è diventata anno dopo anno la chiesa centrale di Viareggio. Quindi una relazione del tutto esaustiva in cui il professor Anichini, con il contributo dei suoi collaboratori, è stato capace di sintetizzare e di evidenziare come una chiesa sia stata capace di contribuire in maniera determinante allo sviluppo urbanistico di Viareggio.
Mario Pellegrini

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