Si tinge di giallo la rassegna Libri a Palazzo, promossa dalla Biblioteca comunale Sirio Giannini, che propone domani (mercoledì 4 settembre) alle ore 18 la presentazione di due nuovi libri.
Ad aprire la conversazione sulle due pubblicazioni sarà la professoressa Paola Lemmi che introdurrà i presenti nelle due storie, ovvero La mummia con la giacca di Edoardo Ratti e L’ingannevole fascino del passato di Riccardo Landini.
Protagonista di La mummia con la giacca è Davide Vismaio, un archeologo preistorico freelance che vive tra la Liguria e la Toscana, una terra che, dopo essere dominata dalla colonia romana di Luni, viene ancora oggi chiamata Lunigiana. Curioso per natura e indagatore per deformazione professionale tende ad immischiarsi in affari poco chiari che scova durante le indagini archeologiche locali. Questa avventura, un poco surreale e ricca di ironia, ha origine all’interno dell’Arsenale della Marina Militare della Spezia durante uno scavo di emergenza presso una sorgente d’acqua nota ancora oggi a molti cittadini. Tra gli strati di terreno Vismaio scopre un corpo umano dai dettagli molto curiosi. Cerca di capire le cause della morte ma i reperti che vengono alla luce lo portano lontano. L’archeologo non riesce ad esimersi dall’indagare a modo suo, rischiando egli stesso la vita.
Edoardo Ratti, laureato in Storia Antica all’Università degli studi di Genova, si occupa di divulgazione della preistoria con sperimentazioni, laboratori, seminari, eventi, archeotrekking, articoli scientifici e testi divulgativi. Dal 2002 collabora con il Museo Civico Archeologico della Spezia. Nel 2017 ha prodotto in autonomia un libro didattico per bambini dal titolo “Paleostorie”.
L’ingannevole fascino del passato ha come protagonista Brenno Sandrelli, un perito assicurativo che, per far fronte ai debiti da cui è sommerso, si è inventato un secondo lavoro ovvero quello di investigatore privato. Quando suo fratello Manlio, dopo trent’anni torna nella sua vita, Brenno fatica ad accettarne la presenza. Ad aggravare la situazione, il maresciallo dei carabinieri De Vita sostiene di avere prove schiaccianti su un suo crimine passato e ricatta Brenno, chiedendogli di accompagnare in macchina una persona fino al porto di Genova senza fare domande. Nell’apparente tentativo di farsi perdonare, Manlio va al posto del fratello. Da questo momento gli eventi precipitano inesorabilmente: De Vita muore e Manlio sparisce, lasciando Brenno nei guai.
Riccardo Landini, emiliano, ha esordito nel 2009 col suo primo romanzo, “E verrà la morte seconda”, che gli è valso l’interesse della stampa e dei lettori. A questo hanno fatto seguito, negli anni a venire, parecchi altri lavori. È inoltre direttore artistico di Taro Noir, rassegna di scrittori del genere giallo, da lui creata per il Comune di Borgo Val di Taro e di Cairo Montenoir, festival del Giallo creato per il Comune di Cairo Montenotte.