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venerdì, Dicembre 6, 2024

L’Olivo Quercetano e la sua tradizione: presentato da Slow Food il progetto per realizzare l’oliveto didattico

Fa un passo avanti la realizzazione dell’oliveto didattico per valorizzare l’Olivo Quercetano e la sua tradizione. Nella sede della Pro Loco di Seravezza la condotta Slow Food “Terre Medicee e Apuane” ha presentato all’amministrazione comunale il progetto della struttura da realizzare in via Martiri di Sant’Anna a Pozzi in un’area di proprietà del Comune. Erano presenti il sindaco Lorenzo Alessandrini, il vicesindaco Adamo Bernardi e alcuni soci della condotta Slow Food, fra cui il fiduciario Lamberto Tosi e Cristina Pellizzari, portavoce del Presidio dell’Olivo Quercetano. Il progetto è stato illustrato dall’architetto Raffaele Santanchè che ne ha curato l’elaborazione insieme a un gruppo di studenti di quinta del liceo scientifico di Forte dei Marmi.

La giunta ha già approvato con la delibera n. 139 del 2022 il progetto che è nato da una proposta avanzata dalla condotta Slow Food “Terre Medicee e Apuane”, la quale ha al suo interno il Presidio dell’Olivo Quercetano, impegnato a proteggere e promuovere questa varietà autoctona del territorio. L’obiettivo è proprio quello di trasmettere alle giovani generazioni tradizioni, conoscenze e saperi antichi, mantenendo viva una tipicità della zona, anche dal punto di vista paesaggistico.  L’oliveto didattico, affidato in gestione a Slow Food che provvederà a curare le piante e ad installare la necessaria cartellonistica, sarà dunque aperto alle scuole ma anche ai cittadini che potranno apprendere tutte le informazioni utili per conoscere questa ricchezza territoriale, le tradizioni legate all’olivo e le pratiche di coltivazione sino alla trasformazione in olio.

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La relazione preparata dall’architetto Santanchè consiste di una parte storica e di una progettuale vera e propria. Per quanto riguarda le premesse storiche, Santanchè ha raccolto fotografie e vecchi mappali per documentare l’estensione degli oliveti nella zona di Pozzi. “Il peggior nemico del Quercetano è l’edilizia”, ha commentato confrontando le immagini di un tempo – peraltro neppure tanto lontano – e quelle recenti.

L’oliveto didattico ha una superficie di 400 metri quadri, sulla quale si trovano 13 piante di Quercetano e alcune panchine posizionate dal Comune. Il progetto elaborato da Santanchè prevede lavori di messa in sicurezza dell’area per poter ospitare scolaresche (recinzione, cancello e percorsi) e l’installazione di pannelli esplicativi non solo delle caratteristiche dell’Olivo Quercetano, ma anche dell’origine dell’olivo e della sua diffusione nel Mediterraneo, della storia dell’olivicoltura in Versilia dall’età romana a quella odierna, sino alle tecniche di coltivazione e al ciclo produttivo. Previsti anche QR Code per approfondimenti sulla materia. Circa l’elaborazione del contenuto dei pannelli, vi è la disponibilità del professor Ruggero Petacchi della Scuola Sant’Anna ad offrire un contributo. La spesa prevista è di circa 40mila euro.

Sia il sindaco Alessandrini che il vicesindaco Bernardi hanno espresso apprezzamento per l’operato dell’associazione e dato la disponibilità a collaborare nel reperimento dei fondi necessari per concretizzare il progetto, tramite bandi pubblici e sponsor privati. Un progetto, fra l’altro, che ha già suscitato interesse oltre i confini della Versilia: infatti le sue linee guida sono state illustrate all’edizione 2022 del Salone del gusto di Torino, allo stand della Regione Toscana, come esempio di tutela della biodiversità e di attenzione al territorio e alla salvaguardia, non solo di una particolare coltivazione, ma anche delle tradizioni e di una vera e propria cultura.

L’area dell’oliveto didattico (foto dalla pagina Facebook del Comune di Seravezza)

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