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sabato, Aprile 27, 2024

Messa in scena la vita di Guadagnucci

“L’ho sussurrato al marmo in un orecchio. Vita di Gigi Guadagnucci” è la lettura scenica che l’attrice e scrittrice Elisabetta Salvatori (nella foto) ha dedicato allo scultore Gigi Guadagnucci, scomparso dieci anni fa.

La Fondazione ARKAD lo ripropone al pubblico, sabato prossimo 28 luglio alle 21, nell’ambito della mostra PRESENZE, Scultori in Versilia negli anni ottanta, in corso fino al 25 settembre nella Galleria della Fondazione.

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Attraverso le opere di nove scultori – Gigi Guadagnucci, Arturo Carmassi, Pietro Cascella, Pino Castagna, Daniel Couvreur, Jan Dries, Nardo Dunchi,  Gio’ Pomodoro, Viliano Tarabella – la mostra racconta un’epoca, gli anni ’80, e un territorio,  quel “distretto” dell’arte e della scultura che si estende dalla Versilia a Massa e Carrara.

L’esposizione riserva un’attenzione particolare proprio a Guadagnucci, che è stato un caro amico dei fondatori di ARKAD, Nicolas Bertoux e Cynthia Sah, e ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della Fondazione. Fu lui a mettere in contatto Nicolas con la ditta e la famiglia Pellerano: un incontro che ha portato, nel 1999, all’acquisto della storica segheria Pellerano, accanto al Palazzo Mediceo di Seravezza, dove la Fondazione è nata e ha la sua sede.

Gigi Guadagnucci in una foto di Aurelio Amendola

“L’ho sussurrato al marmo in un orecchio” narra la vita di Gigi Guadagnucci, nato a Massa nel 1915 e scomparso a 98 anni, poco prima dell’apertura del museo che la sua città aveva deciso di dedicargli.

Una vita lunga quasi un secolo. Fitta, segnata dalla curiosità per il marmo, ma anche dalla seconda guerra mondiale e dalla attiva partecipazione alla Resistenza. Dopo la guerra, Gigi si trasferisce a Parigi, e vive più di vent’anni a Montparnasse.

Sola sul palco, Salvatori racconta l’arte, gli amici, gli incontri, e anche il caratteraccio dell’artista. Le sue mani di scultore, affusolate e coperte di anelli, le sue cantate, alle cene, strimpellando la chitarra. La polvere bianca che aveva sul viso quando scolpiva, la sua capacità di saper diventare vecchio senza perdere la freschezza e la spavalderia della gioventù.

 “L’ho sussurrato al marmo in un orecchio” è una produzione del Comune di Massa/Museo Gigi Guadagnucci.

Info – Inizio spettacolo ore 21 – Ingresso libero con offerta
Studio Artco, viale Leonetto Amadei 309, Seravezza (LU) – Per informazioni: tel. 0584 757034, email info@arkad.it

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