Sta attraendo l’attenzione dei personaggi dello spettacolo e del giornalismo la mostra “Divismo Spettacolo Cultura (1950-1980). La Bussola di Bernardini”, in corso a Palazzo Mediceo e visitabile sino al 29 settembre.
Una ricca panoramica sulla storia della Bussola, l’iconico locale nato dall’intraprendenza e creatività di Sergio Bernardini, ambito palcoscenico per gli artisti del panorama nazionale e internazionale dell’epoca, consapevoli del fatto che esibirsi in quel luogo era sinonimo di successo.
Il capillare lavoro di ricerca, condotto su più fronti, permette ai visitatori di scoprire tanti tratti inediti di questo locale e degli artisti che lo hanno frequentato ma anche il clima sociale che si respirava, grazie a un’ampia lettura che consente di rendere al visitatore uno spaccato fedele e approfondito del periodo.
La notizia della mostra sta girando tra artisti e personalità ospiti in Versilia, incuriositi da questo evento estivo. Tra i visitatori della mostra si sono visti negli ultimi tempi le cantanti Ornella Vanoni e Dori Ghezzi, la produttrice discografica Mara Maionchi, il cantante Cristiano De André, Luciano Luisi tastierista di Ligabue e di De André, i giornalisti Concita De Gregorio e Paolo Giordano, lo scrittore Fabio Genovesi.
Ultimo visitatore in ordine di tempo è stato Cristiano De André, figlio dell’indimenticabile Fabrizio che alla Bussola tenne il primo concerto della sua carriera. Recatosi alla mostra con tutta la sua band, Cristiano De André si è soffermato con curiosità ed emozione nella sezione dedicata al padre, una delle più apprezzate della mostra, nella quale si ricostruisce quella serata attraverso materiale e foto inediti e documentando l’eco che quel concerto ebbe sui mezzi di informazione.
Insomma il tam tam si sta amplificando, con il desiderio di rileggere quegli anni alla luce di una ricostruzione molto curata e ricca, grazie all’archivio di Sergio Bernardini messo a disposizione dal figlio Mario, al lavoro condotto dai curatori Andrea Tenerini e Alessandro Volpi, con la partecipazione del regista Andrea Soldani, autore de Il collezionista di stelle, il film che ricostruisce la storia di questo mitico imprenditore.
“Siamo molto grati per l’attenzione dimostrata dai visitatori – commenta Davide Monaco, direttore della Fondazione Terre Medicee -, la presenza di personaggi del mondo dello spettacolo, incuriositi dal questo evento, è motivo di ulteriore soddisfazione e rappresenta anche un indubbio richiamo per quanti non hanno ancora avuto l’occasione di visitare la mostra”.