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giovedì, Maggio 16, 2024

Niente tagli alle scuole per l’infanzia di Seravezza. Salvate le due sezioni a rischio dopo una lunga trattativa

Niente tagli alle scuole per l’infanzia del comune di Seravezza: nella tarda mattinata è arrivata la comunicazione tanto attesa che conferma le attuali sezioni per le scuole “Bruno Munari” di Querceta e “Delatre” di Seravezza.

Un risultato frutto di un impegnativo e certosino lavoro condotto dall’assessore alla pubblica istruzione Valentina Mozzoni che, con il supporto del sindaco Lorenzo Alessandrini, dell’assessore Michele Silicani e del dirigente scolastico Maurizio Tartarini, ha portato avanti con determinazione una lunga e strenua trattativa con l’Ufficio scuola della Regione e con il Provveditorato.

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La partita era molto difficile in quanto erano stati prospettati, anche per le scuole seravezzine, pesanti tagli che avrebbero comportato il venir meno di una sezione alla Munari e di una al Delatre. Ne sarebbe quindi derivato il preoccupante fenomeno delle classi “pollaio”, ovvero condizioni dove il sovraffollamento va a incidere negativamente sull’andamento della formazione e sul rapporto tra insegnanti e bambini.

Un fronte compatto quello per il mantenimento delle sezioni che ha visto in prima linea anche i genitori con una raccolta di firme.

“Sono stati mesi di serrata trattativa con la Regione, senza tanti clamori – commenta l’assessore Valentina Mozzoni – conclusi con l’accoglimento di tutte le richieste formulate dall’amministrazione comunale contro i pesanti tagli che erano stati prospettati. Tengo a sottolineare che, oltre alla supervisione del sindaco e dell’assessore Silicani che mi incoraggiano e mi accordano sempre molta fiducia, presso l’ufficio scolastico regionale ho trovato validi e competenti interlocutori come la dott.ssa Riccio che, una volta comprese le ragioni che spingevano genitori, insegnanti, dirigente scolastico e amministratori a protestare contro i tagli imposti dal Ministero, hanno cercato di porre rimedio ad una situazione che sarebbe stata di grande svantaggio per il nostro Istituto Comprensivo. Anche presso l’ufficio scolastico territoriale abbiamo trovato comprensione e accoglienza e ringraziamo di questo la Dott.ssa Buonriposi”.

“Fondamentale è stato giocare d’anticipo – sottolinea Mozzoni – , percorrendo tutte le tappe necessarie per far comprendere che a Seravezza l’aria è cambiata, che qui non c’è più nessuno che accetta mestamente decisioni insensate che possono creare solo enormi disagi ai cittadini che fanno affidamento sull’amministrazione comunale. Abbiamo lavorato senza sosta, da quando siamo insediati, per rendere la vita più semplice agli alunni dell’Istituto Comprensivo e agli abitanti della montagna seravezzina, riportando la scuola Frediani nel capoluogo, ripristinando le fermate del bus scolastico più vicino alle abitazioni, facendo continui sopralluoghi presso tutti i plessi, per raccogliere feedback ed eventuali criticità, abbiamo migliorato il servizio mensa e, per tutte queste ragioni, non potevamo rimanere certo con le mani in mano a vederci sottrarre ben due sezioni, anche se siamo consapevoli che, a causa del calo demografico, questa è solo la vittoria di una battaglia, non della guerra”.

Grande soddisfazione per questo risultato è espresso anche dal sindaco Lorenzo Alessandrini: “Sono particolarmente contento per questo importantissimo risultato conseguito dall’assessore Valentina Mozzoni – sottolinea il primo cittadino – che ha combattuto tanto per raggiungere questo obiettivo e che oggi porta a casa una vittoria che, giustamente, è anche personale”.

Anche il dirigente scolastico Maurizio Tartarini, alle porte del pensionamento, esprime il suo compiacimento per questo traguardo che va così a chiudere in bellezza in suo impegno nella scuola.

“Una bellissima notizia che mi rende felice – sottolinea Maurizio Tartarini – per i bambini e per i loro genitori comprensibilmente preoccupati per i tagli che stavano per essere praticati. Anche dinanzi a insegnanti molto capaci, l’aumento del numero di bimbi in una classe va a incidere negativamente sul lavoro svolto. La qualità della scuola dipende anche da questo fattore per niente secondario e del quale spesso non ci si rende pienamente conto. Per questo oggi la mia gioia è grande”.

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